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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Gallipoli
   257
   CHIESE
   La bolla cattedrale di Sant'Agata fu innalzata, noi 1629, da Francesco Bischotini e da Scipione Lacliibari, architetti di Gallipoli; gli ornati sono del 1606. La facciata, tutta iu pietra ed adorna di statue, è 1111 bel lavoro architettonico. L'interno è diviso in tre navate, la maggiore delle quali ornata di bei dipinti. L'intiera cupola è occupata da uno stupendo affresco rappresentante il Martirio di Sant'Agata, patrona della città, del pittore conte Nicolò Malinconico, del quale sono anche tutti i dipinti clic adornano le pareti laterali, il coro, la vòlta ed un gran quadro sulla porta maggiore. Anche i bei quadri ili Gian Andrea Coppola eccitano ammirazione. Il coro ed il pulpito in legno di noce sono capolavori del tedesco Giorgio Aver.
   La chiesa di San Mauro, lungo la strada che va a Nardo, è notevole pei suoi freschi bisantini con iscrizioni greche.
   Nella chiesa della Purità notatisi le pitture del Riccio, nativo di Muro Leccese, discepolo di Solimeno.
   Altri quadri notevoli del Coppola e del Catalano trovansi nella chiesa di San Domenico, e notevolissimo 1111 quadro rappresentante San Francesco del Tiziano nella chiesa di San Francesco di Assisi. Notevole in quest'ultima chiesa è una scoltura in legno di Vespasiano Genuino, rappresentante il Malladrone, che forma l'oggetto d'arte più tradizionalmente popolare in Gallipoli e nella provincia.
   FONTANA e VILLAGGI
   Non ostante la sua situazione singolare, sopra un'isola in riva al mare, Gallipoli non manca di buone acque, condottevi da un'altura in terraferma, discosta 1160 metri, per mezzo di un acquedotto che scaricasi, presso la testa del ponte, in una superba fontana, monumento dell'antichità greca di Gallipoli. La sua costruzione infatti risale ai tempi del paganesimo ed e ornata di bassorilievi, di busti marmorei, d'ornati, in cui si ammira il magistero dell'antica arte greca. Vi si leggono inoltre parecchie iscrizioni latine.
   Presso Gallipoli sorge pittorescamente, sopra una collinetta, il villaggio di Picciotti, ora Alezio. La palma (lattifera lussureggia nei giardini delle villette vicine, ricchi tutti di oliveti, viti ed agrumeti.
   Ridentissimo pure ò il vicino villaggio di Sannicola (frazione di Gallipoli) che poi-la sua amena posizione, alle falde di una salubre collina, si può dire il sito destinato dalla natura ai villeggianti gallipolitani.
   TEATRO, BIBLIOTECA, ISTITUTI, INDUSTRIE, ecc.
   TI teatro di Gallipoli, degno di un capoluogo di circondario, e situato nel centro della città, a pochi passi dal Duomo.
   Notevoli sono la Biblioteca ed il Museo, attualmente trasportati in locali vastissimi ed architettonicamente ammirevoli, da poco costruiti col concorso del Governo e del Municipio.
   L'Ospedale ed il Ricovero di mendicità sono collocati in sito meno ridente, nell'ex-convento dei Cappuccini. La vecchiaia indigente e i sofferenti bisognosi trovano nell'aria pura é salubre di quella collinetta, baciata dalla brezza marina, un grande ristoro e sollievo alle limane sofferenze.
   A pochi passi dall'Ospedale evvi il vasto Cimitero, adorno di artistici tumuli, di tombe marmoree di pie congregazioni e di privati, con pietoso culto circondate e ravvivate di fiori e di piante odorifere.
   In Gallipoli sonvi molti vice-consolati di varie nazioni, rappresentanti e spedizionieri. L'industria annovera fabbriche di botti, di carrozze, di paste alimentari, di
   141 — l.a l'atria, voi IV.