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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pnrio Chiaria — Unii» Mi-ri!
   stn/.ione, rimase ucciso insieme alla famiglia. Il suddetto castello svevo di federico II ebbe un'ala smantellata ed una delle torri, detta la Vecchia 'l'arre, fu distrutta. La cattedrale ebbe la vòlta sfondata e fu chiusa perchè minacciava di cadere. Dannog-giatissimo l'interno del Seminario, rovesciata ed infranta la colonna sormontata dal busto ili San C'al io; distrutte le loggie dàlia pastura e l'antico convento. Leca.se cadute in gran parte o rimaste pericolanti con un centinaio fra morti e feriti
   Cenni storici. — Vpi* od <%(*, Oria, è città antichissima e vuoisi fondata da Jnpigo, figlio di Dedalo. Strabone la descrive correttamente come situata in mezzo all'istmo, (piale ei lo chiama, fra i cine mari ed attraversata dalla via Appia, che conduceva da Taranto n Brindisi. Egli ri dice che vi si vedeva sempre un palazzo dei suoi re natii: ed Erodoto la rappresenta quale metropoli dei Messapii, fondata da nini colonia di Cretesi al loro ritorno dalla Sicilia. Essa era la più antica delle città inessapiche. Se si ha da prestar fede a Gasparo Papatodero sarebbe stata fondata tre generazioni prima della caduta di Troja.
   La potente città combattè con Taranto; fu assediata e presa da Annibale, e divenne, dopo la costui sconfitta, una colonia romana. Nelle guerre civili fra Ottaviano e Marco Antonio \i si rinchiuse e vi fu assediato Servilio, luogotenente di Cesare. Quando i Greci si restrinsero nella Japigia, Oria si serbò sempre fedele agli imperatori di Oriente. Verso la fine del secolo IX (nell'87'J) fu in potere di Guiderò, principe di Benevento, e, sili primordi clell'XI, del duca Roberto. Federico II cinse Oria di mura e vi edificò il magnifico castello siuldescritto.
   Quando suo tiglio Manfredi si fu impadronito di Guardia Lombarda (ora in provincia di Avellino), con grande spavento di papa Alessandro IV e dei suoi cardinali che trovavansi a Napoli, ebbe nuova da Terra d'Otranto che Manfredo Lancia, suo cugino e rappresentante, era rimasto sconfitto. Gli abitanti di Brindisi avevano assediato e preso Nardo, uccidendo molti cittadini e soldati del Lancia. Oria Brindisi, Mesagne, Lecce ed Otranto erano in aperta ribellione contro la casa di Svevia, e Manfredi si affrettò verso il sud ed ebbe tosto ristabilito l'ordine e l'ubbidienza, salvo che in Oria. Non sì tosto atterrata una linea delle mura, un'altra ne sorgeva dentro. Le sue torri mobili, approssimandosi al castello costruito dal padre suo, rimanevano incendiate, sì ch'ei risolvette di prendere Oria per faine. Nonostante la sua intrepida resistenza, essa sarebbesi, al fermo, arresa da ultimo, se il papa non avesse inviato il suo cardinal-legato, Ottaviano degli Ubaldini, con un grosso esercito nella Capitanata. Manfredi fu costretto a levar l'assedio ed a far ritorno in fretta e in furia a Lucerà per raccogliervi i suoi Saraceni e le sue schiere tedesche e tener fronte all'esercito papale. Capo ed autore della ribellione e della resistenza d'Oria e di parecchie altre città contro Manfredi vuoisi fosse un Tommaso d'Oria, il quale sarebbe lo stipite della nobile e numerosa famiglia Doria.
   Nel secolo XVI Oria appartenne alla famiglia Bonifazio, il cui capo si fece protestante, ebbe i suoi beni confiscati e riparò in Isviz.zr.ra, ove fondò la famiglia sempre esistente, dei Boniface. Oria appartenne quindi ai Borromeo, e San Carlo la vendè, in un con Francavilla Fontana, al marchese Imperiali per 1-0,000 oncie d'oro ch'ei distribuì iu un sol giorno ai poveri. Oria appartenne in seguito ai potenti principi di Francavilla.
   Uomini illustri. — Oria diede i natali a Mario Corrado, professore di letteratura a Salerno, autore di due opere sulla lingua latina in 12 libri. Assai più illustre di lui fu quel bizzarro ingegno di Francesco Milizia, architetto ed autore delle rinomate Vite dei più celebri architetti (17GS). Nato nel 1725 in Oria, morì in Roma nel 17'Jb.
   Coli, elett. Manduria — Dioc. Oria — P2, T. e Str. ferr.
   Erchie (3210 ab.). — All'altezza di 68 metri sul livello del mare, e a 12 chilometri da Oria, in pianura. Vie ampie e diritte, con nel centro una gran piazza, iu cui, oltre