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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Onnrln ilnlin Meridionale
   Tarmilo, rbo nvavn in mano in t,iif 1 tempo tulio il wminuncio «li quella parlo d'Italia. UninifusiuM però paro conservasse la propria iudipendmi/a e nup ricevesse mai lina colonia gioca. Quindi Seillaco, con tutto rho farcia menzione >V Jh/drnntinn (Otranto), nulla dire (li Jlruiidnsiinn e Sommo t hio gli da il nomo ili porto od emporio ilei Mossa pi i. Il nomo soltanto b mentovato incidentalmente da Erodoto, ina in un modo clic mostra ch'esso era familiare ai lìreci dei tempi suoi.
   Senoiirlio reccellcnza dèi suo porto e. la sua situazione vantaggiosa, sì pel domìnio dell Adriatico e sì por la navigazione ed il cominci rio, pare attirassero di buon'ora l'attenzione dei Romani; e il possesso di questo porto importante vuoisi fosse una dolio niire principali clic li spinse a rivolgere lo loro armi contro i Salenti» noi 260 av. (', Ma quantunque la città cadesse in que n'occasiono nello loro mani, solo nel 244 av. (\ se ne assicurarono il possesso, stabilendovi una colonia romana.
   Da quel periodo ebbe principio l'importanza di finn disi : la nuova colonia pare divenisse rapidamente prospera e ricca, per hi fertilità del suolo in parte, ina più assai pei suoi vantaggi commerciali; e la sua importanza andò crescendo continuamente per lo spingersi successivo delle armi romane, prima sulle Spanile opposte della Macedonia e della Grecia, e quindi su quelle dell'Asia.
   11 suo porto ammirabile, capace di accogliere in sicurezza perfetta le squadre più poderose, fece sì che Brindisi fu scelta quale principale stazione navale dei Romani in quei mari. l'in dalla prima Guerra Illirica, nel I-I'.! av. C., i Romani si adunarono la loro squadra c il loro esercito per quella campagna ; e, durante la seconda Guerra l'unica, Brindisi ridivenne la stazione navale perle operazioni contro Filippo, re di Macedonia.
   Annibale fece, in un'occasione, un vano tentativo per impadronirsene; inagli abitanti serbaronsi fedeli alla causa romana e, nel periodo più periglioso della guerra, Brindisi fu una delle diciotto colonie elio si fecero innanzi, pronte a somministrare gli aiuti richiesti, tantoché dai Romani furono loro tributati pubblici ringraziamenti, come a fedelissimi amici ed alleati. Ebbero anche 11011 pochi benefici e tra questi la cittadì nanza romana.
   Durante le guerre successive dei Romani con la Macedonia, la Grecia e l'Asia il nome di Brindisi ricorre del continuo: era quasi invariabilmente il luogo dove i generali romani adunavano le squadre e gli eserciti, con cui traversavano l'Adriatico e dove sbarcavano reduci dai loro trionfi. Nella prima guerra macedonica ottomila fanti ed ottocento cavalieri romani, sotto il console 1\ Sulpizio, salparono da lirindisi per la guerra; pure da questa città salparono i Romani nella loro guerra contro Antioco ed in molte altre loro imprese guerresche dirette in Oriente.
   Assodato che ebbero ì Romani il loro dominio perennemente sulle Provincie oltre l'Adriatico, il passaggio costante d'andata e ritorno per fini pacifici, accrebbe vieppiù sempre il commercio e la prosperità di Brindisi, che divenne per tal modo una delle più floride e ragguardevoli città dell'Italia meridionale.
   La situazione di Brindisi, nel punto ili comunicazione diretta fra l'Italia e le Provincie orientali, la rese naturalmente la scena di molti incident storici durante gli ultimi secoli della Repubblica e sotto l'Impero romano, dei quali pochi soltanto possi;» qui narrare.
   Nell'SS av. 0. Siila vi sbarcò col suo esercito, al ritorno della guerra mitridatica, per tener fronte ai suoi nemici in Roma: gli abitanti di Brindisi »li schiusero le loro porte ed il loro porto, servizio di somma importanza che Siila guiderdonò colPesen-zione da ogni imposta, privilegio ili cui continuarono a godere per un lungo periodo.
   Nel 57 av. C. i Brindisini assisterono al ritorno pacifico dal! esilio d, Cicerone, il quale sbarcò nel1 anniversario della fondazione della colonia (natali Brutidisinue cotonine die. Cic., Ad Alt., ìv, ì), giorno festeggiato perciò doppiamente.