Brindisi
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Fig. 95. — JMwlisi : La Racla o l'orto esterno.
Non vi sono docks, nò magazzini generali, uè bacini od altri stabilimenti, che abbiano attinenza col commercio marittimo, nò sonvi usi locali per le stallie (tempo stabilito per lo scarico delle merci) e che stabilisconsi coi contratti di noleggio.
I porti, coi quali quello di Brindisi ha maggiori traffici, sono quelli di Venezia, Alessandria d'Egitto, Trieste, Costantinopoli, Corfù, Marsiglia, Palermo, Porto Sa'id, Smirne e quindi i porti d'Inghilterra, di Traghetto, di Spalato, ecc. Vi approdano i vapori della Valigia delle Indie, della Navigazione Generale Italiana, del Lhjod Austriaco, della Cunard e Line, della Puglia, ecc. (1).
II porto di Brindisi ha la sua storia. Cesare fu il primo che l'ostruì. Per porvi riparo Carlo d'Angiò fece scavare il canale Angioino, che fu poi fatto colmare dal
(1) Dopo che Brindisi è divenuto uno dei lunghi d'imbarco per le Indie, i passeggeri possono far recapitare alla frontiera italiana, dalla Dogana, i loro bagagli, i quali non sono più visitati che a bordo dei vapori che salpano per Alessandria d'Egitto. All'arrivo a Blindisi da Alessandria i bagagli sono visitati a bordo dei vapori invece di essere trasportati alla Dogana, il che fa risparmiare noie e tempo, si che si possono prendere i treni espressi per Napoli e Bologna. Quando il vapore arriva dopo la partenza dei treni diretti, uno speciale arriva sino a Bologna. Come luogo di partenza per l'Egitto, le Indie, ecc., Brindisi presenta grandi vantaggi, agli Inglesi principalmente, per la sua situazione geografica e la diminuzione del viaggio marittimo, al paragone di ogni altro porto, nel mezzodì dell'Europa e la Francia si sforza indarno di (ar approdare la Valigia delle Indie a Marsiglia. Il Governo italiano, per conservare questa Valigia, fa costruire una nuova banchina.