Mandamenti e Comuni del Circondario dì San Severo
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fattene da Charles Yriarte, Fr. Lonormant, Si, Lazzaro, C. De Giorgi, R. Persiani, A. De Gnbernatìs. Ivi, tra le altre cose, è 1* < unica collezione di lapidi grammatiche iu lingua niessapica > illustrata dal proprietario e pubblicata dalla R. Accademia delle Scienze di Torino negli Atti suoi e nel Glossar ims Italicum di Ariodante Fabretti; ed illustrata ancora da Alfred de Maury nel Journal cles Sarnmts. Oscar Montelius, direttore del Museo di Stocolma, scrisse di qualche cimelio di bronzo che \ i si trova, nella sua opera Dell'età del bronzo in Italia. Dalla collezione diplomatica che vi si conserva recentemente la R. Accademia di Gottinga ha ottenuto di estrarre copia di tre Bolle pontifìcio, per mezzo del prof. Luigi Schiapparelli. \ i sono circa seimila pezzi di anni ed utensili neolitici, di cui ha dato notizia e figure Giustiniano Nicolucci nel Bollettino dì Paletnologia Italiana, V, 9, 10, 11, e nel Rendiconto della lì. Accademia delle Scienze fìsiche e matematiche eli Napoli, 1S75 e 1S7G : ed alcuni calchi della porta di bronzo della cattedrale di Iìavello, opera di Barisano da Traili, nel 1180: ed altro ancora.
Coli, elett. Campi Salentina — Dioc. I.eccc — P! e T, a Monteroni, Str. ferr. a Lecce.
Carmiano (2G77 ab.). — All'altezza di 32 metri sul livello del mare, in pianura, a
3 chilometri da Monteroni e in territorio coltivato ad ulivi, viti e alberi da frutta; vi si coltiva anche il cotone.
Cenni storici. — Credesi sorgesse nel suo territorio l'antico Carmìnianum.
Coli, elett. Canapi Salentina — Dioc. Lecce — P3 a Novoli, T. e Str. ferr. a Trepuzzi.
San Pietro in Lama (2013 ab.). — A 42 metri d'altezza sul livello del mare ed a
4 chilometri da Monteroni di Lecce, in situazione amena e salubre, con chiesa parrocchiale ed alcune belle case. Premiate in tutte le Esposizioni sono state le ceramiche dello Stabilimento del cav. Vngelantonio Paladini, ove si lavorano stoviglie d'uso domestico, artistico e decorativo, mattoni, statue e bassorilievi in terracotta e smaltata, vasi figurati e cotti a gran fuoco, con una produzione annua superiore al mezzo milione di pezzi assortiti.
11 territorio, fertilissimo, produce principalmente granaglie, olio, vino e frutta, di cui sono assai copiosi i raccolti. Sonvi anche boschi e pascoli con bestiame.
Coli, elett. Campi Salentina — Dioc. Lecce — P'J e T. locali, Str. ferr. a S. Cesario.
Mandamento di OTRANTO (comprende 7 Comuni, popol. 10,3G7 ab.). — Territorio dei più ubertosi d'Italia, bagnato dal fìumieello Idro, ferace di olio, vino, granaglie, frutta, palme e altre piante dei paesi più caldi; pingui pascoli in cui allevasi anche bestiame cavallino.
Otranto (2417 ab.). — A soli 15 metri d'altezza sul livello del mare ed a 40 chilometri da Lecce, sul calcagno del classico stivale d'Italia. Aria insalubre, principalmente per le esalazioni del vicino lago Aliinini, che ha un circuito di circa 17 chilometri ed è un metro e mezzo sotto il livello Sei mare, sì che, quando la marea è alta, vi entra per un canale, una quantità grandissima di pesce. L'acqua salsa mista alla dolce genera, com'è noto, miasmi.
Forto. — La stazione ferroviaria d'Otranto sta (30 metri circa) sopra la piccola baia o porto, profonda solo 3 metri, già sì importante sotto i Romani ed ora frequentata soltanto dalle feluche e dalle barche peschereccie. L'ammiraglio inglese Jelverton ebbe però a dichiarare che il porto è buonissimo e preferibile a quello di Brindisi per le partenze verso l'Oriente, a cui Otranto è collegato da due cavi telegrafici sottomarini, uno dei quali mette capo a Valona (Albania), l'altro a Corfù. (Grecia). Una gran parte della corrispondenza telegrafica dell'Inghilterra coU'Oriente passa per l'ufficio telegrafico d'Otranto. Codesto porto è formato dal cosidetto Capo d'Otranto, da cui Pirro disegnava gittate un ponte che congiungesse l'Italia all'Epiro, punto più prossimo al