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riordinò e completò; poi, ritiratosi a Cavallino, ri ittico feudo della sua famiglia, a jioclii chilometri da Lecce, e chiusosi in tuia modesta cameretta del palazzo dei suoi avi, non fu più visto durante questi ultimi anni che da pochi amici, i quali si recavano di quando ni (piando a visitarlo. E furono quegli amici clic lo persuasero a scrìvere le sue Hieiuiirie. La stampa di queste ora appena cominciata quando il duca di Castro-niediaiio inori. Delle sue pubblicazioni ricorderemo: Enrico Lupinacri ; La dm su di Santa Maria
Ivi ora ancor pochi cenni intorno ad alcuni notevoli Leccesi viventi: Luigi Giuseppe De Simone, unto a Lecce l'S settembre 1830, consigliere della Corte d'appello di 'frani, socio di varie accademie nazionali ed estere, eminente magistrato e critico valoroso. In questa regione scopri ed illustrò un'Isola Skypeturica contribuendo alla fondazione della prima cattedra di lingua albanese in Europa. Scoprì pure e determinò le ubicazioni di varie antiche città salentine distrutte e circa trecento tombe me ssa pi eli e. — De Rinaidis Bartolomeo, nato a Lecce il 2 febbraio 1825, medico, giurista e pubblicista, autore di molti scritti. — Achille Costa, nato il 10 agosto 1S23 a Lecce, naturalista, professore di zoologia all'Università di Napoli. — Barone Francesco Casotti, archeologo e letterato, nato a Lecce il 2 dicembre del 1S17, autore di vani scritti eruditi riguardanti la sua provincia natia — ed altri molti.
Culi, elett. e Dioc. Lecce — I'1, T. e Str. ferr. locali, Scalo mariti, nella fraz. San Cataldo.
Surbo (2723 ab.). — A 12 metri d'altezza sul livello del mare e a 0 chilometri a nord-ovest da Lecce, m pianura, in bella situazione, con aria salubre e in territorio ferace principalmente di cereali, uva e cotone; nò manca il bestiame.
Cenni starici. — Fu una baronia feudale dei l'ornano, patrizi di Brindisi.
Coli, elett. c Dioc. Lecce — I'2 e Str. ferr. locali, T. a Lecce.
Mandamento di CAMPI SALENTINA (comprende 7 Comuni, popol. 2G,SGS ab.). — Territorio ili pianura assai fertile e ferace principalmente in granaglie, olio e vino, con pingui pascoli e bestiame.
Campi Salentina (558G ali.). — All'altezza di 37 metri sul livello del mare e a 11- chilometri a ovest da Lecce. Ila una bella chiesa collegiata, nella quale ammirasi il bel monumento sepolcrale di Belisario Mara monte (fig. 70). Possiede pure un Ospedale e un'Opera pia. Commercio attivo dei prodotti locali con vaili paesi vicini; molini, torchi da olio, fabbriche di paste alimentari, fiera annuale nel maggio.
Cenni storici. — Oppose anticamente strenua resistenza ai Romani che volevano ridurre il Salentino a provincia romana, resistenza che addusse la distruzione di varie città e castella. Ili tempi assai meno remoti fu un feudo de' Paladini, degli Enriquez e quindi dei Filomarini.
Coli, elett. Campi Salentina — Dioc. Lecce — P2 e T. locali, Str ferr. a Squinzano.
Cellino San Marco (1G9S ab.). — A 54 metri d'altezza sul livello del mare e a circa 10 chilometri da Campi Salentina, in pianura, poco lungi dalla strada che va da Lecce a Bari, Il territorio, assai fertile, produce olio, vino, frutta d'ogni qualità e in alcuni luoghi coltivasi anche cotone e tabacco. Manifatture di cotone e commercio assai rilevante dei prodotti locali coi paesi vicini.
Coli, elett. Campi Salentina — Dioc. Lecce — P2, T. e Str. ferr. a San Pietro Yernotico.
Novoli (4774 ab.). — A 37 metri d'altezza sul livello del mare e a 3 chilometri e mezzo al sud-est di Campi Salentina. Nel suo territorio trovali si cave di pietra calcarea. Molini, distillerie di spiriti, torchi da olio, fabbriche di paste alimentari, negozi di cereali, vini, frutta secche, ecc.
Coli, elett. Campi Salentina — Dioc. Lecce — P: e T, locali, Str. ferr a Trepuzzi.