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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   città c dintorni, avvenuto recentemente sotto la direzione dell'odierno sindaco) nel Numero Unico per le feste inaugurali del Giugno 1S'.)S. A Leccesi conserva autografa una lettera di San Francesco di l'aola (diretta alle sue monache degli Angiolilli), dalla Congregazione elio prende nome dal Santo.
   Il palazzo Prefettizio, accosto alla chiesa di Santa Croce, già convento dei Celestini, ha una facciata di stile baiocco del 1GIG ed un atrio grandioso (ti«s, 71). Oltre gli uffici della Prefettura e della Deputazione provinciale contiene quelli del Museo provinciale, intitolato al duca Sigismondo Castroniediano, di cui diremo più sotto, della Sicurezza pubblica, il I!. Archivio di Stato, e l'abitazione del prefetto.
   Il palazzo dei Tribunali, presso la chiesa del Gesù, fu già convento e collegio dei fiesniti nel secolo XVI e quindi dei Benedettini. Dal 18d9 vi posero sedo il Tribunale civile e correzionale, la Pretura, la Corte d'assise e, nel 1SGS, la bella antica facciata fu trasformata in una nuova senza stile analogo alla novella destinazione, con botteghe al pianterreno lungo la via dei Tribunali.
   Dei palazzi privati antichi il più cospicuo è quello degli Adorni, ora dei Persone, così chiamato da Cabriolè Adorni, comandante delle galee di Carlo V. che lo fece costruire nel 1572. Sta in via della Prefettura, che adorna con la sua facciata severa e maestosa. Meritano anche menzione, per bellezza architettonica, i palazzi Vernazza, Imbelli, Lopez, ecc.
   GIARDINI, TEATRI, BIBLIOTECA c MUSEO
   Il giardino pubblico, col nome di Villa Garibaldi, fu fondato da Gaetano Stella, valente botanico leccese e segretario della Società economica della provincia di Lecce. Per opera del prof. Cosimo De (iiorgi vi furono collocati, non ha molto, i busti marmorei dei letterati, scienziati e guerrieri illustri della provincia, vale a dire ili Giuseppe Palmieri, Giuseppe Pisanelli, Scipione Ammirato. Antonio I)e Ferrarlo. Francesco Milizia, Pietro Siciliani, Garibaldi, Pan-era, ecc., scolpiti quasi tutti da E. Maccagnani. Alcuni di questi busti sono ideali, non veri ritratti di coloro che debbono rappresentare.