Lecce
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Fig. ai. — Lecce: Porta maggiore del Tempio dei Santi Nicolò e Cataldo (da fotogr. Barbieri),
Una seconda porta consimile, non meno artisticamente lavorata, fiancheggiata ai due lati da due colonnine basate un tempo sopra leoni, introduce nel chiostro e qui leggesi la seconda iscrizione seguente:
Anno millcno cenkno bis quadrageno Quo palitiI raundo Cbrisltis sub rerje sccundo Guillelmo matjnus cornilo Tancredus ci afjnus Nomine quem legit Nicolai tempia pere gii (1).
Il chiostro fu rinnovato, e del suo stile originale nulla più avanza. Vi dimorarono in prima i Benedettini Neri, pei quali fu anche costruito il convento, ora Asilo di
(1) Queste, che tutti gli scrittori di cose leccesi senza inai spiegarle, avevano creduto due iscrizioni, i! De Simone dimostrò e spiegò in un opuscolo intitolato Archilectonica, Lecce, S. Ammiralo, 1879 (V. Angelo Ancelccci, in Risorgimento, ili Torino, ìv, 274).
131 — Lu Pulrin, voi. IV.