l'urli- Quarta — Italia Meridionale
1%, 57. — Lecce: 11 Sellile (da fotografia Haiujieiu).
d' Meno, ili cui scrissi» il Tommaseo), lìaimondello Orsini, la regina .Maria, Ferdinando d'Aragona, ecc. Nò furono dimenticati i Leccesi celebri nelle scienze e nelle arti: \ntuiiio (Jahiteo, Ascanio Grandi, il cronista Antonello Coniger, lo storico Ammirati, il sindaco Marangio e parecchi altri.
< 11 cittadino leccese ben osserva il Gregorovius nei Wandcrjahre in I/alien — può così andare a zonzo nella sua bella città con un sentimento d'orgoglio patriottico e tener dietro sugli angoli delle vie alla cronaca dei suoi illustri antenati, da Malennio quasi ai dì suoi >.
PIAZZE
Solivi in Lecce tre piazze principali: Sant'Oronzo, Vittorio Emanuele o degli Ammirati e del Duomo. La prima, la pili importante, deriva il nome dal santo patrono di Lecce, Sant'Oronzo, vescovo martirizzato con San Giusto nell'agosto del 18 sotto Nerone. La sua statua sorge in cima ad un'alta colonna di cipollino africano dei tempi romani, donata, nel 1Go7, a Lecce da Brindisi, ove rimane sempre la sua compagna sul suo piedestallo marmoreo, in vicinanza del porto interno (tig. 5G).
In un angolo di questa piazza sta il cosidetto Sedile, antica sede municipale edificata nel ló'.U. con archi untici ed una porta riccamente decorata (fig. 57). Vi risiedeva lino al ÌS'JO la Società letteraria Giuseppe Giusii e nel piano superiore sono collocati