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l'arte Quarta Italia .Me ridionale
D'allora in ,>¦ >i i suoi sforzi furono rivolti prhiri,talmcri(c all'umiliazione di Ilrggio ed a 1 l'osa 1-tazioiir ili Locri. I suoi disegni suscitarono a breve andare tanto sgomento clic, nel 3'J3 av. C., i Greci d'Italia cnucliiiisero ima lega generale por la loro mutila protu/ioiic contro le anni ili Dionisio da una parte e. ([nella dei Lucani dall'altra. .Ma il risultato fn ben altro che favorevole. hi forze combinale dei confederati furono .sconfitto ila Dionisio in ima granile battaglia sulle sponde del limile 101 lepori), od Kloru, presso Cauloiiin nel 38'.l av. C. ; c a questo colpo tenue dietro la presa della slessa ('.-ni Ionia, del pari che d'Ipponii), ridotte ambedue dipendenti ila I/mi. Non mollo dopo la potenti1, cillą ili Heggin fu costretta ad arrendersi dopo mi assedio di (piasi ululici mesi nel avanti Cristo.
Mentre le cittą meridionali della Magna Grecia erano per tal modo travagliate aspramente dagli assalti ili Dionisio, quelle sulla frontiera settentrionale erano minacciate da un pericolo pił formidabile. I Lucani razza salicilica, o ramo del ceppo sauiiilico, clic erasi spinto innanzi nel territorio degli Kuotrii ed aveva espulso a grado n grado o sottomesso le tribł di questo popolo che abitava i distretti alpestri dell'interno volsero quindi le loro anni contro le cillą greche lungo la costa.
Posidiniia (l'esili gią descritto), il pił settentrionale di questi stabilimenti, fu il primo clic cadile sotlo il lord giogo; e, quantunque noi non possiamo fissare accuratamente la data della sua conquista, c probabile ch'essa avvenisse qualche tempo prima ch'essi Lucani appiccassero guerra con le cittą nel golfo di Taranto. Invero, se possiain prestar fede alla cronologia incerta di alcuni di codesti eventi, parrebbe che i Lucani fossero gią alle prese con la colonia nascente di Turio in un periodo primitivo della sua esistenza; ma la loro potenza non assunse un aspetto formidabile verso i (Irivi in generale clic dopo il 100 av. C.
Il territorio di Tu rio (a nord del fiume Coscile) fu il primo oggetto delle loro ostilitą, ma le altre cittą non rimasero insensibili al loro pericolo; e quindi la prcmeiitovala lega generale dei ('¦reci-Italiani nel 303 av. C. fu diretta tanto contro i Lucani quanto contro Dionisio. Sfortunatamente le loro armi ebbero la [leggio in ambedue i casi : e nel 300 av. C. le forze confederate furono sconfģtte con grande eccidio in vicinanza di Laus, presso l'odierna Scalea, in provincia di Cosenza, circondario di Paola.
Laus era gią caduta nelle inani degli invasori i quali inoltraronsi ora a sud, e pare si spargessero con granile rapiditą per tutta la penisola Bruzia, ove divennero si formidabili clic Dionisio il Giovane fu costretto ad abbandonare la politica paterna (la quale aveva corteggiato l'alleanza dei Lucani aiutandoli persino) ed a rivolgere le sue armi contro di essi. Pare seguisse un periodo di grande confusione e disordine e l'insorgere dei Bruzii in quel periodo (356 av. C.), quantunque fiaccasse sino ad un certo punto la potenza dei Lucani, era cosi lontano da porgere aiulo alle cittą greche che esse trovarmi tosto i Bruzii vicini pił formidabili. Le floride cittą di Terina (nel golfo di Sant'Eufemia) e d'Ilģppoiģium (Yibona ora Montcleone) furono conquistate dai barbari ; Peggio e Locri, quantunque conservassero la loro nazionalitą, ebbero a soffrire quasi non mcn malamente per le oppressioni e le esazioni di Dionisio il Giovine; mentre Crotone, gią da lungo la cittą pił polente di quella parie d'Italia, pare non si riavesse pił dal colpo inflittole da Dionisio il Vecchio, e riuscģ malagevolmente a difendersi dagli assalti reiterati dei Bruzii.
1 Lucani frattanto avevano rivolto le loro armi contro le cittą pił a settentrione nel golfo di Taranto. Come in addietro, i Turii pare sostenessero qui il primo cozzo; ma Taranto slessa, ch'era rimasta sino allora in disparte e non aveva neiinncii preso parte, a quel che pare, alla lega suddetta del 303 av. C., fu costretta a dar di piglio alle armi in propria difesa. A quel tempo Taranto era indubbiamente la pił ricca e la pił polente delle cittą greche in Italia; ma i suoi cittadini erano gią snervali dall'indolenza e dalla mollezza, e quando si videro minacciati dalle forze dei Lucani accoppiati ai loro antichi nemici, i Mcssapii, diffidarono delle proprie forze ed invocarono l'aiuto della loro madre patria, Sparla. Archili,mio, re di Sparta, accolse l'invito e venne con forze ragguardevoli in Italia, ove pare guerreggiasse per alcuni anni finché fu sconfitto ed ucciso iu una battaglia presso Mauduria nel 338 av. C.
Pochi anni dopo, nel 332 av. C., fu invitato pel medesimo scopo Alessandro, re d'Epiro, a recarsi in Italia. Sforlunaineiile l'istoria della sua spedizione č molto imperfettamente nota, con