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l'art» Quarta lliilin .Meridiutifcle
parte dalle eulonic grcrlic poltri iori c, in mi con le sui' t'olimi!' e dipendenze, Dirnitritili e Y
Coli unica erre/ione ili (amia pare cèrto die nessuna di lle colonie greche d'Ilalia ira piò antica ili quelle della Sicilia ; mentre par* aliliiavi luiniia ragioni per supporre die la maggior parte di esse furono fondate nel mezzo secolo, die tenue dietro al primo principio della colonizzazione greca ili quei luoghi, \,ile a dire nel 7!)f>-tìX. av. ('.risto.
I,c cause, clic appunto iu quel periodo diedero uri impulso cast subitaneo all'emigrazione greca ni quella direzione, ci sono ignote; ma, quantunque le date precise della fondazione di quelle colonie situiti spesso incerte, c noi non abbiamo alcun ricordo del loro stabilimento ugnale per intierczza od autorità a quello tramandatoci da Tucidide intorno alle città grcdic in Sirilia, noi possiamo unii pertanto rintracciare con tollerabili; certezza il corso e il progresso della colonizzazione greca in Italia.
Furono primi gli Achei ; ed è notevole die un popolo, il quale non ebbe mai clic una parte subordinato nelle farcendo della Grecia stessa, divenisse il fondatore delle due città pili putenti della Magna Creda. Sii/mi (di cui tratteremo distesamente, in mi con le altre, a suo luogo; fu la prima delle colonie acliee e il più aulico degl. stabilimenti greci in Italia, di cui si conosce con probabile certezza la data. Li sua fondazione si fa risalire all'anno 720 av. C. e quella di Crotone si può porrei secondo le migliori autorità, a circa IO anni dopo, vale a dire, nel IO av. Cristo.
Uopo pochissimi anni dello stesso periodo avvenne la fondazione di Toronto, colonia spartana, stabilita dopo il termine della prima guerra ìncsscniea, circa il 708 av. C. Uno spirito di rivalità pari non tardasse a manifestarsi di buon'ora fra Taranto e le colonie acliee, e, per porre un freno alle usurpazioni dei Tarantini, gli Achei, porgendo ascolto all'invito di Si bari, fondarono la colonia di Melnponlo, sulla frontiera immediata del territorio tarantino. La data è molto incerta (quantunque si possa porre probabilmente fra il 700 e il 080 av. C.); ma è chiaro che Metaponto crebbe e prosperò rapidamente, si clic divenne per importanza la terza fra le colonie acliee. Mentre qucsle ultime andavano per tal modo ampliandosi lungo le spiaggie del golfo di Taranto noi troviamo sussistere iu mezzo ad esse la colonia jonia di Siri, di cui 1 istoria c oscura in sommo grado, ma clic, per un breve periodo, rivaleggiò per opulenza e lusso con In vicina Sibari.
l'iù oltre a sud i Locrii, giunti dalla Grecia, fondarono presso il Promniitoriiiiu Zrphijriiiw (ora capo di 1]ruzzano, a circa 10 chilometri da capo Sparavento) la città delta perciò /steri l.j ù/'-j'hiirii. Questo stahi li mento è descritto da Strabone come quasi contemporaneo a quello di Crotone (710 av. C.) quantunque alcune autorità lo pongano 30 o -10 anni dopo, come vedremo sotto bari. L'altra colonia importante era quella di Tlheginm (ora Iìcggio di Calabria, nello stretto di .Messina), colonia calcidica, fondata dopo /anele in Sicilia, ma che, giusta le tradizioni intorno alla sua fondazione, parrebbe anche più antica di Sibari, come vedremo sotto Ileggio.
Le città greche sul Tirreno, lungo le spiaggie del liruzio e della Lucania (con l'unica eccezione di Velia, la quale non fu fondata che circa il 5-iO av. G.) erano tutte colonie dei primi suddcscritti stabilimenti e non venule direttamente dalla madre-patria, la Grecia, l'er tal modo /'ositlmk, lM* c Scidrtis sul Tirreno erano tutte colonie di Sibari le quali estesero indubbiamente, durante la sua grandezza, il suo dominio da un mare all'altro.
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Persiuiil guisa Crotone aveva fondato Terina, sulla costa ovest della penisola Brnzia, e Cnubnia sulla costa est, ma assai più a sud. Locri altresì aveva slabilito due colonie, Ilipponitm e Medina, sulla costa ovest, ma esse non raggiunsero grande importanza.
Parecchi altri luoghi, che in un periodo posteriore assunsero più o meno un carattere greco, non erano probabilmente che città enotrie ellenizzate a grado a grado, ma senza ricevere mai colonie greche. Tali erano Pandosia, Petelia, Temcsa e probabilmente anche &cyilctiiim, quantunque quest'ultimo sia qualificato di frequente come colonia ateniese.
Poco sappiamo intorno all'istoria primitiva di queste città greche nell'Italia meridionale. Tutte le relazioni concordano nel rappresentarle come giunte rapidamente ad un alto grado di prosperità