Il anelameli ti e Comuni del Circondario di San Severo
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nella Calabria e in Sicilia, che doveva divenire di sì grande momento non solo perla dominazione normanna 111 Italia, ma anche per la stessa Chiesa.
Coli, clett. San Nicandro Gàrpnico — l>ioc. Benevento — P3, T. e Str. ferr.
Mandamento di CAGNANQ VARANO (comprende 2 Comuni, popol. 10,112 ab.).— Il territorio, nel Gargano, ferace, produce granaglie, frutta, manna eccellente in gran copia. Vi abbondano anche l'ulivo, la vite e il pino, da cui si ricava pece e acqua ragia. In un ampio bosco in pianura caccia di selvaggina.
Cagliano Varano (1020 ab.). — A 175 metri d'altezza sul mare e a 49 chilometri da San Severo, a sud del lago di \ arano, da cui toglie li nome, sopra un colle, alle falde del monte Gargano e con stupenda veduta dei luoghi circostanti non solo, ma anche dell'Adriatico e delle isole Tremiti che distailo dal suo territorio circa 37 chilometri a maestro. Ad oriente dell'abitato una fonte d'acqua limpida ed eccellente, l'arrocchiale di buona e solida architettura. Ospedale e parecchie opere pie. Cereali, olio, vino, frutta squisite, ottima manna, pece di pino, caccia e pesca nel lago di Varano.
Cenni storici. — Vuoisi di origine antica ed appartenne ad illustri famiglie normanne, dalle quali passò in seguito e successivamente in possesso delle famiglie Cernitore. Della Marra, Vargos, Ajello e Brancaccio. Coli. dell. San Nicandro Cardanico — Dio?. Manfredonia — P8 e T. locali, Str. ferr, ad Apricena.
Carpino (G08G ab.). — Siede a 11G metri di altezza, a G chilometri ad est del lago di Varano, verso il centro della regione garganica, Sopra un colle e in aria saluberrima. Per cura priilcipthucntl del sindaco Lombardi il paese fu, non ha gran tempo, rinnovato ed ammodernato; le strade, giù impervie, sono ora lastricate < d abbellite da fabbricati decenti, fra ì quali primeggia il palazzo Municipale. Cereali, olio, \ino, agrumi, frutta e pastorizia in ampie proporzioni.
Cenni storici. — Fu un feudo dei Della Marra, ad uno dei quali Ferdinando I di Vlagena diede balìa di poter costringere i natii del paese, ili un con quelli di Cagliano Varano, a por dimora nei due Comuni, Ma, ribellatosi poi il Della Marra, i suoi feudi furono dati a Giovanni di Sangro, napoletano. Carpino venne quindi in ] ossesso dei Mormile e in seguito di Antonio Loffredo, che lo comprò per 38,000 ducati. Passò poi ad Antonio Navis e per ultimo ai Brancaccio.
Coli, elett. San Nicandro Uarganico — Dioc. Manfredonia — P'J e T. locali, Str. ferr. ad Apricena.
Mandamento di CASTELNUOVO DAUNIA (comprende A Comuni, popol. 13,G35 ab.). — 11 territorio, a ponente del Tavoliere, ò montuoso e bagnato da affluenti del Can-delaro e del Fortore, è molto ferace in granaglie.
Castelnuovo Dauuia (3055 ab.). — Sorge a 543 metri d'altezza e a 27 chilometri a sud-ovest da San Severo, sopra un colle, alle cui falde scorre a est un affluente del C'andelaro. Possiede tre belle chiese ed un pio Istituto. Granaglie, vino e bestiame.
Cenni storici. — Nel 978, quando nella battaglia di Bassanello Ottone III restò vinto dalle armi di Basilio e Costantino, imperatoli di Costantinopoli, alcuni popoli della Scliiavonia, onde sottrarsi dai latronecci dei NorGntaiii che infestavano tutte quelle coste inarine, chiesero ed ottennero aiuto dal Senato veneziano, ed i Norentani si sottomisero ad accettare le condizioni imposte dal vincitore. Molti della Schiavonia, che per aver fatta soverchia resistenza ai Veneti, ne temevano la vendetta, fuggirono nel Napoletano, ove si associarono ai Greci, i quali, dopo la battaglia di Bassanello, non trovando più ostacolo alle loro anni, si credevano sicuri di essere tollerati.
Con ipiesta sofferenza stabiliti i Greci nel Regno, dopo essersi confederati ai Normanni per scacciare i Saraceni dalla Sicilia, cominciarono ad edificare città per meglio fermare il loro dominio. Anche gli Schiavoiii, ch'erano con essi, non volendo piti ritornare nella loro patria, fabbricarono una piccola terra che chiamarono Custelluccio