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l'irti; Quarta — Itnìi» Meridionale
1 altiv.za di i'5i nielli sul mare. I materiali trasportali dal Fortore, e da questo fiiiuie abbandonati all'azione della correlile marina duella verso levante e quindi trasportati ìu questa direzione, li,inno formato due lunghe dì^be all'imboccatura di quei dui; seni, riducendoli a poco a poco allo stato di laguna, ossia di laghi ni comunicazione col maro, riceventi gli scoli delle montagne elio stanno loro dietro. Nella diga occidentale, lineila del lago di Lesina, e stato incluso il detto isolotto vulcanico, che attualmente forma una punta sporgente ìu mare, denominata, come si disse, l'unta delle pietre nere, in causa del colore oscuro dei materiali di natura vulcani» a die la compongono.
Nella sua lunghezza parallela al mare il lago ili Lesina di forma oblunga, misura circa 22 chilometri con circa 2.5 chilometri di larghezza inedia e il suo perimetro può calcolarsi di chilometri 50.5. Mediante la suddetta duna, larga circa G00 metri e selvosa, il lago è segregato dal mare che pero coniuuiea con esso per mezzo d'un canale scaricatore alla cosidetta Foce Schhpparo.
Variabile è la profondità del lago, le cui acque abbondano di anguille e cefali squisiti e non provengono da grossi corsi d'acqua, si soltanto da torrentelli, come Y Apri e il Lauro. Ciò non toglie però che talvolta esso 11011 vada soggetto a dislivelli ragguardevoli per la poca ampiezza del suddetto scaricatore, il che fa sì che le acque ingrossando traboccano ove le sponde sono basse, formando paludi perniciose agli abitanti di Lesina. Anche nella predetta duna è qualche piccolo stagno, segnatamente nella parte più orientale verso la torio Fortore.
Dell'altro lago del circondario di San Severo, situato non lungi dal precedente e da San Nicandro Garganico, vale a dire il lago di \ arano, diremo soltanto che esso ha forma più quadrilatera, con 10 chilometri di lunghezza media e 7 di larghezza; ha un perimetro di chilometri 3S e una profondità massima di metri 5.5. Esso comunica col mare per mezzo di due canali, detti Foce di Capajoli e Foce di Varano, presso le due estremità della diga.
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MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI SAN SEVERO
appartenenti al distretto militare di iocgia
Mandamento di SAN SEVERO (comprende il solo Comune omonimo). — il territorio, nel Tavoliere di Puglia, ampissimo e ferace, si distende in colle e in piano ed è particolarmente coltivato a granaglie, ulivi, viti, alberi da frutta, legumi, ecc., con raccolti copiosi nelle buone annate. E non mancano i pascoli con bestiame numeroso, dì cui grande è il traffico. Il territorio è percorso dai due torrenti Radicosa e Iriolo, che accomunano le loro acque in un solo letto prima di scaricarsi nel Candelaro.
San Severo (l'J,582 ab.). — Giace ad S7 metri d'altezza sul livello del mare, a maestro di Foggia, da cui dista 28 chilometri ed a cui è collegato dalla linea ferroviaria Ancona-Foggia. E situato all'angolo nord dell'ampia pianura pugliese, fra i due suddetti torrenti Radicosa e Triolo, col Gargano da un lato e coi colli della bassa Valfortore dall'altro.
La città è cinta di mura semi-dirute con due porte, le sole rimaste delle sette che vi si aprivano in addietro. Ampie e lunghe le strade, discrete le piazze e non pochi gli edifizi pregevoli per architettura e di bell'aspetto. La Cattedrale maestosa fu accresciuta, nel 15S3, da due navate laterali. Sonvi inoltre tre chiese parrocchiali, parecchi conventi soppressi, alcuni bei palazzi, il Seminario, ecc. Numerose le opere pie, fra cui l'Ospedale civile fondato nel 1570, con un reddito annuo di 5399 lire, e l'Orfanotrofio femminile, istituito nel 1803, con una rendita di 5519 lire.