Mandamenti e Comuni del Circondario di San Severo
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Apprendiamo dalle iscrizioni clic Siponto conservò il suo governo municipale, i suoi magistrati del pari clic il titolo di colonia sotto l'Impero romano; c in un periodo posteriore Paolo Diacono la ricorda come sempre una delle urbes salis opulentae ddl'Apulia. Lucano indica la sua situazione immediatamente alle falde del Gargano (subitila Sipus monlibus). Essa era però situata realmente nella pianura ed attigua immediatamente ai pantani alla foce del Candelaro, clic dovettero renderla sempre insalubre; e nel medioevo andò per tal cagione in decadenza, finché nel 1258 re Manfredi trasportò tutta la rimanente popolazione in uri luogo circa chilometri 3 1/2 più a nord, ove edificò, coi materiali dell'antica, una nuova città cui diede il proprio nome ili Manfredonia.
« Alla fine del mese ili agosto del detto anno— lasciò scritto il precitato cronista contemporaneo M. Spinelli di Giovenazzo — re Manfredo fu a Siponlo et designao di levare la terra da cliillo mal'aere et di ponerla dove sta ino, et chiamarla dal nome suo Manfredonia ».
Non esistono ora più rovine dell'antica Siponto, eccettuata la suddescrilta chiesa di Santa Maria Maggiore. Nei lavori per la ferrovia da Foggia furono scoperte le fondamenta delle antiche case, e la chiesa fu una delle più antiche sedi vescovili, dacché lo stesso S. Pietro ne ordinò, secondo la tradizione, il primo vescovo. L'istoria però registra qual primo vescovo conosciuto di Siponto un Felice, eletto nel 105 da un Concilio.
Papa Alessandro III s'imbarcò nel 1177 a Siponto per ire a concliiuder la pace in Venezia con Federico Barbarossa, e nell'agosto del 1252 sbarcò in Siponto l'imperatore Corrado IV e vi fu accolto dal fratellastro Manfredi, il quale, al dir dello Jamsilla, incedè in processione solenne al suo fianco in mezzo ai Baroni.
Corrado non pare avesse redato l'ingegno e le virtù del padre suo Federico II, e la crudeltà di cui diede prova nella presa di Napoli gli alienarono l'affetto del popolo. Manfredi, accorto, valoroso e sforzantesi sempre di raddolcire l'asprezza di Corrado, divenne così popolare clic il giovane imperatore ne ingelosì. Sotto pretesto clic bisognava menomar la potenza dei Baroni, invitò Manfredi a dar buon esempio ed a cedere alla Corona i possessi lasciatigli dal padre Federico ; ei cosi fece, non serbando per sè che il principato di Taranto sul quale Corrado impose sì dure gravezze che Manfredi non ne ritraeva alcun utile. L'imperatore sbandì inoltre tutti i congiuriti dalla parte della madre di lui, fra gli altri suo zio Galvano Lancia, il Vicario della Toscana, uno dei più devoti a Federico II.
Nel 1251 Arrigo, figliuolo di Federico II e d'Isabella d'Inghilterra, mori durante il suo viaggio a Melfi per visitare il fratellastro; e nel maggio del medesimo anno l'imperatore Corrado fu collo dalle febbri a Lavello e mori in capo a pochi giorni in età di soli 26 anni lasciando un figliuolo di 2, il celebre ed infelice Corredino. Al quale fu preposto a balio, u reggente, il margravio Bertoldo di Ilohenborgo, il quale si alienò in breve tutto il paese colla sua incapacità, la sua avarizia e la licenza che lasciava ai merccnarii tedeschi.
Il papa incominciò a raccogliere un esercito per invadere l'Apulia, ed alui si unirono molti dei Baroni malcontenti del governo dell'Ilohenborgo. Il quale abbandonò da ultimo la sua reggenza e quelli fra i Conti e i Baroni ch'eran rimasti fedeli all'Impero, scongiurarono Manfredi a recarsi in mano le redini del governo, come colui che solo poteva salvare il reame.
Dopo esser rimasto molto tempo in forse, Manfredi accettò e gli fu giurata fedeltà ed ubbidienza qual rappresentante del suo nipotino Corradino, col patto di succedergli se questi venisse a morire. Nell'agosto del 1258 Manfredi fu incoronato in Palermo re di Sicilia e dell'Apulia, e poco appresso fece edificare, come più sopra è detto, poco lungi dall'antica malsana città di Siponto la nuova città di Manfredonia, con un porlo che prese il nome di Porto della Capitanata.
Come già dicemmo, Manfredonia fu poi assediata indarno dal maresciallo Lautrec per essere i suoi abitanti rimasti fedeli all'imperatore Carlo V. Ma fu poi presa e distrutta nel 1620 dai Turchi, i quali ne incendiarono gli archivi e ne dispersero gli abitanti, sì che più non si riebbe.
Colt, elett. e Dioc. Manfredonia — PJ, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
Mandamento di MONTE SANT'ANGELO (comprende il solo Comune omonimo). — Il territorio di questo Comune del Gargano è occupato in parte dalla foresta Umbra
127 — La Putriti, voi. IV.