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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arie Qu ir la — llalia Mi-riilinnnle
   Mg. il. — Foggia : Chiesa (lolle Croci.
   poi presidio, mentre la chiesa era dichiarata una delle sei parrocchie di Foggia. E più vasta della Cattedrale, a tre navate, con buoni freschi nella cupola, rappresentanti nel basamento i Quattro Evangelisti e in alto il Paradiso formicolante di angeli, di profetj e di santi. Anche l'ampio soffitto va tutto ornato di freschi, ma sciupati dalle infiltrazioni delle acque piovane. l'oche le tele e men che mediocri, come pure le statue.
   Chiesa delle Croci (fig. 4-1). — Terza chiesa notevole di Foggia, già suburbana o contornata ora dalle limili case del rione (lei terrazzani o contadini, detto il Ilione delle Croci. Ergesi in fonilo ad un lungo quadrilatero, cinto da un antico e rozzo muro, con alta facciata a ino' ili un rustico e rozzo arco trionfale, in cui si schiude la porta d'ingresso. 11 quadrilatero contiene quattro cappelletto a cupole, sorrette da colonne ili vario ordine, in ciascuna delle quali ergesi una croce di legno sopra un piedestallo in pietra, donde i nomi di chiesa e rione delle Croci. Vuoisi fondata da un povero cappuccino sotto il governo dei viceré spagnuoli colle oblazioni del popolo e tutto quel che è in essa di notevole è un gran dipinto a olio nella vòlta, rappresentante Gesù tratto al Calvario, attribuito dalla tradizione ora a Luca Giordano ed ora allo Spagnoletto quando passarono per Foggia; ma nò dell'uno, nò dell'altro per la maniera ed i pregi artistici.
   L'Incoronata. — Coinechè distante 12 chilometri da Foggia porremo qui fra le sue chiese il santuario della Madonna dell'Incoronata, situato in quel bosco di quercie, in cui re Manfredi fuggendo, nel 1251, da suoi nemici, stanco e tutto molle per la pioggia diacciata, accese un fuoco non senza tema di essere scoperto; e ch'egli stesso cinque anni dopo foce, qual re vittorioso, illuminare con candele ili cera, invitando ben 12,000 persone ad un banchetto per festeggiare il suo scampo.
   Narra la leggenda che un pastore ili una famiglia Guevara, pascolando le sue vacche, le vide ad un tratto, con meraviglia grandissima, inginocchiarsi davanti una quercia, esaminata la quale trovò fra i suoi rami un'immagine della Vergine Incoronala, una statua di materia dura e nerastra. La notizia del miracolo si diffuse, come suole, rapidamente, e sul luogo ove sorgeva il tronco dell'albero miracoloso fu edificata una chiesa, ora tutta tempestata di ex-voti e, nei mesi di maggio e di settembre, mèta d'un grande pellegrinaggio, combinato con quelli all'Arcangelo del Gargano, alla Madonna di Loreto e a San Nicola di Bari. In quel tempo più di 40.000 pellegrinaggi, non solo (la quella ili Foggia, ma anche dallo altre provincie finitime traggono all'Incoronata, circondata di baracche d'ogni fatta, di botteghe, di osterie, sì che la divozione