ir.fi l'arie Quarta — Italia Meridionale
Fig 39. — Foggia: Facciata della Cattedrale (da fotografia I.ongo).
succeduta alla distrutta Arpi. La chiesuola, ampliata poi 111 cattedrale, prese il titolo di Santa Maria Icona Yetere (Vecchia Immagine) e la città pose nel suo stemma le tre suddette fiammelle. La tavoletta sta in una nicchia (li marmo, in cui vedesi anche un quadro in argento a rabeschi e figure con un nero buco in alto, dal quale, al dir del popolino, fece capolino il volto della Vergine che prometteva la sua protezione.
Nella Cattedrale furono sepolti i visceri di Carlo d'Angiò. Ma l'altare antico di ian Biagio, dov'era l'urna contenente gli avanzi mortali del re, fu distrutta nel suddetto terremoto del 1731, come leggesi in una lapide nella cappella a sinistra della Addolorata, fatta edificare da Ippolito di Valois.
Nel secondo pilastro a sinistra è la tomba di Giuseppe Rosati, e dirimpetto quella di Giuseppe Basile, ucciso dai Vardarelli, briganti che insanguinarono le provincie di Foggia e di Campobasso nei primi anni della restaurazione borbonica. Non è gran tempo fu innalzato nel pilastro, in prospetto alla porta minore della Cattedrale, un piccolo sepolcro a monsignor Berardino Frascolla di Andria, morto nel dicembre 18CJ