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l'arte Quarta — Ilulin Meridionale
L'isola di San Nicola »'• divisa in due parti: il cosiiletto Castello o, la l'tazza. 11 primo forma la maggiore e la miglior parti' dell'isola, in cui ergesi l'antico castello, ora residenza della Direzione della colonia penale, con la relativa chiesa, il Semaforo, gb uffici postale e telegralico ed 1111 gruppetto di casucc.ic addossate le une alle altre. Ivi e anelli1 1111 ampio piazzale, con qualche albero e un po'di verzura, ove i soldati di guarnigione si divertono nel pomeriggio.
La Piazza invece è 1111 arido spazio di circa 400 metri quadrati, tutto scosceso e sparso di ciottoli, con in mezzo quattro casotti rettangolari, divisi in bettole a pianterreno e canieroni con inferriate pei coatti nel piano soprastante. 11 vapore postale, che trasporta anche 1 condannati a domicilio coatto, approda ogni otto giorni, alternando una settimana da Ilari e l'altra da Ancona e riparte tosto.
La t'aprara arriva nella parte di levante a :>'i metri sul mare (monte Grosso) e la Pianosa 11011 giunge che a 0.
Le maggiori delle isole Tremiti producono in copia cereali, legumi, olio eccellente, frutta, lentischi, gelsi, rosmarino, ecc., ed abbondano di cacciagione e di pesci, la caccia e la pesca essendo, dopo l'agricoltura, le occupazioni principali degli abitanti.
Cenni storici. —Le isole Tremiti furono chiamate dagli antichi ai Acu^ìeiai vvicoi e liiameduc Insiline per la tradizione clic i compagni di Diomede vi fossero stati trasformati negli uccelli marittimi che le popolavano, detti da Plinio cataracles (specie di folaghe) e manifestavano la massima simpatia verso tutti i visitatori di stirpe ellenica clic vi approdavano.
Gli autori antichi 11011 vanno d'accordo intorno al numero delle isole Dioinedee, affermando Stefano Licofrone e i mitografi in un con Lliano e Dionigi non esservene che una detta Isola Diomcdea, laddove Strabone ne cita due, abitata l'una, disabitata l'altra. Plinio anch'esso ne nota due, una più grande (biomedia Insula) e l'altra dello stesso nome, ma detta Teutria da alcuni; e lilialmente Tolomeo ne reca cinque (quali sono in effetto) ina senza denominarle.
La primaria delle isole, San Domino, oltre che Diomedea, fu appellata dagli antichi Trimerus e dall'Anonimo ravennate del secolo IX Trenietis, donde la denominazione odierna di Tremiti per l'intiero gruppo.
Le antiche rovine, le monete e i vasi grechi, che vi furono trovati, 11011 lasciano dubbio che le isole Tremiti siano state abitate dai Greci. Vanno rinomate nell'istoria per due celebri esilii : nell'anno 7 di Cristo, l'imperatore Tiberio vi relegò Giulia, nipote di Augusto e moglie di L. Emilio Paolo, convinta di adulterio, la quale vi visse venti anni; e Carlo Magno vi relegò, per ignoti motivi, Paolo Warnefrido più noto sotto il nonio di Paolo Diacono, autore deU'7//i7oc<(/ Langobardorum e segretario di Desiderio, ultimo re dei Longobardi.