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l'in le Qunrla — Italia Meridionali'
Ln spiaggia <)i Mattinata è anche memorabile pel naufragio di Archita di Taranto, come l'auto lo stesso Orazio nei ('urinino.
Non vi ha prova dell'esistenza di una città di nome Mulina, come suppone uno degli antic hi scoliasti del \ causino, come 11011 liavvi autorità pel cambiamento suggerito da alcuni .sciitiuri moderili che abbiasi a leggere in Plinio Mutinates in luogo di Mn-iniit'i ir-tJur
1 gioghi laterali del Gargano, che scendono al mare, formano varii picco!i seni o porticcinoli, ricovero dei piccoli bastimenti, l'i questi il cosidetto l'orto Greco, a circa Il chilometri da Viesti, credesi l'Ayatnis l'orlns di Plinio, ch'ei pare ponga a sud del promontorio. II l'orlitis Garmue dello stesso autore era situato fra il promontorio e il Lucuti J'aiilaniis (ora lago di Lesina): non si può identificare con certezza, ma
pare probabile che fosse situato all'ingresso del lago detto ora Lago di J'arano.
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Ma torniamo al Gargano sulla scorta del Gregorovius, il dotto autore della Storia di Rama nel medioevo, che tanto e tanto visse iu Italia, e se ne rese così benemerito.
Al promontorio, dove non si saliva in addietro che a piedi o a dorso d'asino, si va ora per ampia strada rotabile, tagliata nel calcare alabastrino, la quale sale sino in vetta al monte alla città dell'Arcangelo. Da Manfredonia, al principio dell'erta, occorre un'ora circa e di là poi, sino alla cima, altre 2 ore.
La strada attraversa dapprima le ampie, deserte campagne lungo il golfo e costeggia alcune uliveto e varii poderi, le cui masserie sorgono in gran parte sulle rovine d'antiche torri medievali. Davanti sta il promontorio, che va a grado a grado ergendosi sempre più maestoso. Le sue enormi rupi rossigne addentratisi molto avanti nello Adriatico, chiudendo a ridosso ed occultando la rada di Vieste, ove sorgeva anticamente, come vedremo a suo luogo, un tempio di Vesta. Qui il Gargano assume veramente le forme di promontorio, a guisa di sperone del classico stivale d'Italia.
Visto da Foggia o da San Severo apparisce invece, non come un promontorio o capo, sì piuttosto come una sequenza ili montagne, lunga, come abbiamo visto, ben G0 chilometri. Ma la massa forma iu realtà un sistema compiuto di monti e di valli di un grande circuito. Dal lato nord va digradando dolcemente sino alle coste pianeggianti, ove spandonsi i due laghi di Lesina e di Varano. 11 primo è a levante della foce del fiume Fortore (l'antico Frento), il quale forma il confine occidentale del Gargano e nell istesso tempo la linea di separazione della Puglia dagli Abruzzi. Verso mezzodì invece il Gargano erge su) Tavoliere ripido ed erto il suo dorso calcareo. Da questo lato gli si stende alle falde la pianura di Manfredonia, mentre più oltre e al basso si stendono le bassure del Pantano Salso.
Tanto a nord come a sud, un lembo costiero, sparso di paludi, circonda il Gargano, il quale slanciasi poi verso est ed immergesi dirupato nell'Adriatico, raggiungendo sul culmine di monte Calvo, sopra la città di Monte Sant'Angelo, la sua altezza massima.
Da questo lato scarseggia la spiaggia, e solo qua e là incontrasi fra le rupi un piccolo seno e due paesi: il surriferito villaggio di Mattinata con una rada e più oltre, al di là della Punta della Testa, Vieste, che descriveremo a suo luogo. Dal lato settentrionale incontransi ancora lungo il litorale i due luoghi di sbarco Peschici e Rodi. Nel lato meridionale finalmente sta Manfredonia, il porto principale della regione garganica, col suo gran golfo.
Oltre questi paesi sulle coste ve ne sono altri parecchi sui pendii settentrionali e meridionali: San Marco in Lainis, San Nicaudro Garganico, Monte Saraceno, Iiignano,