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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Barletta
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   Magnifiche le porte di bronzo, diviso in compartimenti contenenti soggetti tolti dalla Sacra Scrittura e fuse nella seconda metà del secolo XII (1)75) da quel Barisano di 'frani, che gittò anche le porte della cattedrale di Ravello, come abbiamo visto sotto Itavello, nella provincia e circondario di Salerno. < Per bellezza di disegno — scrive l'inglese Fergusson — per esuberanza ed eleganza di ornati, codeste porte sono insuperate in tutta Italia e probabilmente in tutto il mondo > (1).
   L'interno della stupenda cattedrale di frani fu barbaramente imbiancato (persili le colonne) e ammodernato nel 1837 da un arcivescovo, il quale morì però prima di poter sciupare anche la cripta o chiesa sotterranea, ov' è sepolto, in marmoreo sarcofago, Filippo, principe di Morea, secondogenito di Carlo I. Bel coro con trenta colonne marmoree, di bel lavoro romanesco e di un effetto non meno solenne che piacente.
   La cattedrale ha dietro una piazza con una muraglia, clic scende al mare difilata e, sedendo sul gradino che cori e tutt'in giro, si gode di una prospettiva incomparabile. A sinistra il golfo di Manfredonia cosparso di bianche vele latine e il bel promontorio del Gargano, a destra la costa dentellata, con molti piccoli seni,e coi
   bianchi caseggiati di Bisceglie. -----------------------— - ~
   In via Romito sorge la gra- Fig- 28. — Traili : Porta della Cattedrale (da l'olografia), ziosa chiesetta di San Giacomo.
   La porta principale ha ai due lati un leone e un grifone su colonne, ed è riccamente decorata (fig. 29). Una linea di figurine singtlari corre lungo la facciata e sopra di esse
   (1) E il precitato Pietro Selvatico.- a Nelle porte bronzee di Traili il bizantino domina è vero ancora ma unito ad una tendenza alla semplicità. Un Deposto di Croce principalmente è cosi ben distribuito da potersi ritenere tra le migliori composizioni di qualsiasi epoca. In quanto all'espressione patetica ottenuta colle mosse delle figure non lascia per l'intenzione nulla a desiderare. Mentre Giuseppe d'Arimalea cala dalla croce il corpo di Gesù ancora attaccato pei piedi, .Xicodemo, inginocchiato, leva colle tanaglie i chiodi con un atto pieno di venerazione e di amore. Intanto ch'egli compie quell'ufficio, il trasporto è sospeso : il corpo di Cristo, sostenuto da Giuseppe d'Arimalea, occupa il centro del quadro un po' a destra con rigidità cadaverica e nobiltà d'insieme, la testa gli cade all'indietro e la Vergine vi appoggia la guancia con un movimento cosi sentito, naturale, pieno di nobiltà che non esito, astrazione fatta dell'esecuzione ancora difettosa e rozza, a dire die l'espressione patetica di questo gruppo non è mai stata superata da allora in poi da nessuno, tanto vi è manifesto il sentimento di un realismo inarrivabile nell'espressione dell'amore e della tenerezza materna ».
   121 — La Pali-In, voi. IV.