l'.irlo Oliarla
lluli.i Mi't(<]i<>niilc
ani ni e di varie opere; Sa\erio He ('all'Ini, filosofi), nato nel 1KI2, di reti oro di par/Tr lii i titilli odiic,'itivi ed ora delle scuole primarie di Molletta; l'abate Vito l'ornali, nato lu i M-rittore elefante e profondo pensatore.
Coli, cicli. !>ioc. M ilfctla — I'*, T., Slr. ferr. c Scalo inariditilo.
Mandamento di RUVO DI PUGLIA (comprende il solo Comune omonimo). — Territorio lutile Murgie, sparso ili collinette, ferace di granaglie, vino, olio, ma principalmente di frutta .squisite d'ogni specie, con abbondanza di pascoli.
Ruvo di Puglia (22,iòll ab.). — Sorge a 200 metri d'altezza sul livello del mare ed a 31 chilometri da lìarletta, con la quale è congiunto, com'anco con Ilari, da una trnmvia a vapore e da un omnibus postale con Molfetta. (Jode d'aria salubre sopra un colle di pietra calcare, da cui lo sguardo spazia sopra un vasto ed esteso orizzonte. Alcune fra le vie sono pittoresche in sommo grado, ma non sempre pulite. Fa citta è cinta di finirà con quattro porte, fuori delle quali steudonsi sobborghi. Del castello, che non si sa quando fosse innalzato, sopravvanza ancora una porzione con torre colossale.
Chiese. — La cattedrale, a far argomento dallo stile architettonico, appartiene al secolo Xll o XIII ed è lina basilica con tre navate e tre absidi, immediatamente dietro la crociera. Fra due laterali sta la porta centrale con arco a tutto sesto, ornata riccamente, con sopra nella facciata, rassomigliante a quella del duomo di Traili, un rosone o finestra tonda. Le sorge a fianco un alto campanile, annerito dagli anni, la cui massa fosca e triste, circondata da piccoli ed augusti chiassuoli, produce nel risgnar-dante nn'impressione melanconica (fig. 20). E ignoto il tempo della sua fondazione, del pari che dei snoi fondatori. Il terreno si è evidentemente innalzato davanti alle suddette tre porte, di cui la centrale ha ni due lati un leone accosciato con sopra VAgnello di Dio ed Adamo ed Era. La vòlta della navata di mezzo è dipinta e alla sua base corre un ampio cornicione, gueruito anticamente di lina balaustra in ferro di grande bellezza. 1 capitelli delle colonne sono curiosissimi, alcuni con intermisti varii strani animali. .Sfortunatamente tutta la chiesa fu vandalicamente scialbata. L'aitar maggiore giunge sin quasi alla vòlta co\V AnnKmìuzìone della Vergine, scolpita in legno e dorata. Nelle navate laterali veggoiisi cappelle sacre a varii santi e in una di esse una .statua al naturale di Sin Hocco d'argento. Nel pavimento alcune belle lapidi marmoree in bassorilievi di vescovi con le date 1130, 1140 e lób>2, la più bella e anche la meglio conservata in grazia del pulpito in legno clic le sta sopra. — L'antica chiesa battesimale eli San Giovanni Rolando contiene due grandi, antichi fonti battesimali.
Alusto -lotta. — < Non fosse il museo Jatta — dice il Grcgorovius che lo visitò — Ulivo avrebbe ben poca importanza pel forestiere. L'avvocato Giovanni Jatta e suo fratello Giulio formarono il disegno patriottico di raccogliere gli antichi preziosi cimclii, segnatamente i vasi, di cui diremo più sotto, rinvenuti nella città e nel territorio e fondarono, nel 1^20, un museo ultimato nel 1S3D. Esso è ora raccolto tutto in un nuovo e sontuoso edilizio appartenente alla famiglia, il cui capo, nipote di uno dei suddetti fondatori, deferisse il musco, l'orgoglio di Ruvo, ili un catalogo voluminoso di ben 117S pagine intitolato: Catalogo dtl musco Jatta con breve specificazione dei monumenti da s-n ir di . Il museo contiene in complesso 17o0 vasi a un incirca, oltre una collezione di terrecotte e di anticaglie «live r-e, e nn gabinetto numismatico.
l'usi di lineo. Vasi antichi di terracotta— osserva il precitato Gregorovius — se ne riiiventi >ro sempre, anche prima che venissero in fama nel mondo. Contadini che aravano i campi o cittadini che fabbricavano case ebbero spesso a dissotterrare antichi sepolcri e a trarne fuori gli oggetti che contenevano. Ma non vi si poneva mente. Coll'andar del tempo vasi innumerevoli furono pittati via, come cocci di niun valore.