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1>. Ile quattro pàtere, o ta/./e rou piede, che annuii aii^-i nel Museo nazionale di Napoli, una fu scoperta, nel 1*17, ne] territorio di Canosa; e, liei 1 SIin una tomba con vestibolo sorretto ila colonne, furono rinvenuti: uno scheletro di guerriero armato, una Iunpnda in rame ed altri oggetti di grande antichità. Nei giardini, ad ovest della citta, som»
Iiiiluilrii. Attive in Canosa sono le industrie e il commercio. Cave di tufo, banche, fabbriche di botti, fornaci da cake, da laterizi, fabbriche di formaggi, di paste alimentari; distillerie di spiriti, molti torchi da olio, mollili, negozi numerosi di olio e ili \ ino, librerie, ecc.
Cmni hhtrirì. (\unisium, ora Canosa di Puglia,fu una delle più antiche ed importanti città dell'Apnlia. situata presso la sponda destra dell' A nfi-ìus (ora Ofanlo), a circa t'il chilometri dalla sua foce e sulla linea stradale da Jieni milititi a Jinimlic-inin (ora Brindisi). La fondazione di Couiisiiiin, del pari che quella di Arpi, fu attribuita generalmente a Diomede:
('lui Incus a furti l>ìmne
(fxuzio, Sai. i, £1),
qnaiitiini,iie le leggende riguardanti questo antico eroe trojano pare sinno in generale rximesse più intiinaiueiite con Arpi, di cui tratteremo sotto la provincia di Loggia. K probabile fossero ambedue di origine pelasgica ed erano le due città più potenti degli Apuli, 1 >aimii o l'elastici; ma non havvi ricordo storico che ricevessero una colonia greca e pare siavi buona ragione per credere che la forte infusione di civiltà ellenica, che noi troviamo prevalente in Canusium, fosse introdotta in un periodo posteriore.
La prima menzione storica di Comisiiim occorre durante le guerre dei Sanniti coi Romani, in cui i Camisini sposarono le parti dei primi, finché le devastazioni reiterate del loro territorio pei Romani li indussero a sottomettersi, nel 31S av. 0., al console L. 1 Malizio. D'allora in poi pare perdurassero nella loro devozione a Roma, a cui diedero le maggiori prove di fedeltà durante la seconda Guerra Punica. Dopo il gran disastro di Canne gli avanzi sgominati dell'esercito romano ripararono a Camisiuin, ove furono accolti con la più squisita ospitalità e cortesia; nè ad Annibale potè mai venir fatto d'impadronirsi della città. Ma nella Guerra Sociale Camisium si uni alle altre città dell'Apulia nella loro defezione a Roma e, durante la seconda campagna di quella guerra (8fJ av. C.), fu indarno assediata dal pretore romano Cosconio, il quale fu costretto a contentarsi della devastazione del suo territorio.
Pochi anni dopo (nell'S:] av. C.) fu il teatro di una battaglia importante fra Siila e C. N'orbano, il quale rimase sconfitto con grandi perdite e costretto a sgombrare tutta l'Apuli» e ritirarsi a Capua.
<\immuni soffri assai probabilmente per queste guerre e Strabone la dice molto s -adula ai di suoi dalla primitiva grandezza. Ma il suo nome è ricordato a più riprese durante le guerre civili e sempre come luogo ili una certa importanza: apprendiamo da altre fonti rh'essa, non solamente continuò a conservare il suo grado municipale, ma pare fo.-sc qna-i l'unica città dell' \pnlia — oltre le due colonie romane di Luceria e Ventisi» — che avesse una certa importanza sotto l'Impero romano.
l'are che ricevesse per la prima volta una colonia romana sotto Marco Aurelio, come attesta un'iscrizione coi titoli di Colonia Amelia Angusla J'iu. Alla mancanza d ai jua, a cui allude Orazio in quel verso della Satira precitata:
a ivi Cmiuii la/iiilusus, ai/ttae iwii tlitior tinta, sopperì la munificenza di Erode Attico, il quale costruì uno splendido acquidotto, di cui veggo lui ancora i residui. Apprendiamo da Strabone che i Cauusini avevano un