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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   f.S
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   tinello con vento contrario, chicche la corrente litoranea è poco sensibile nelle vicinanze del porto. l,o scirocco e la tramontana sono i \enti predominanti. Quelli poi di traversia della costa sono i venti del primo quadrante. 1 venti di mezzogiorno sommuovono le acquo del golfo.
   Vi é un fanale a luce rosso fissa. 1 bastimenti che entrano nottetempo devono [lassare a est ili esso ed a sinistra del gavitello, che indica l'estremità del molo est.
   In prossimità della banchina la profondità 6 di 6 metri e la massima pescagione delle navi che possono entrare nel porto e di metri 5.00.
   CHIESE
   ha cattedrale di Santa Maria Maggioro è un misto di varii stili architettonici, con un alto e bel campuiile. La parte anteriore della chiosa e del secolo XII e la posteriore del XIV. Il portone della facciata è nuovo ed antichi sono gli ingressi laterali con mostri bellissimi. Le finestre di mai ino a trafori rassomigliano merletti; sono di carattere adatto saracenico e di una rara bellezza.
   Lodatissiina dal marchese Pietro Selvatico (Arti /hi Disegno in Italia, voi. n, p. 450) la finestra bifora ad arco tondo con in mezzo una colonna. Ki la descrive minutamente premettendo le parole seguenti: < Devo ora segnalare una graziosissima finestra della cattedrale di Barletta, che da sola basterebbe a mettere sulla carreggiata dell'arte vera, la maggioranza degli architetti moderni, insegnando loro che l'arte non ha bisogno di campeggiare in vaste concezioni per manifestarsi e che ad un vero artista, per dimostrare invenzione, fantasia, slancio, passione d'arte, originalità e genialità, basta un teina qualunque, una finestra per esempio >.
   Nell'interno, bello e maestoso, della cattedrale, ma sciupato dall' imbianchimento a calce, quattro alte antiche colonne marmoree reggono gli archi e in alcuni capitelli eli codeste colonne veggonsi leoni e mostri marini a doppia coda. Dietro l'aitar maggiore, bel tabernacolo marmoreo del secolo XIV; pulpito vagamente scolpito e in una nicchia, in uno dei pilastri poderosi a sinistra, il busto di Federico 1 d'Aragona, con una lunga iscrizione commemorativa della sua incoronazione, il 4 febbraio 145(J, per mano del cardinale Ursino, arcivescovo di Traili. Dietro la cattedrale esiste un pozzo pittoresco con una pergola, coperta vagamente di foglie di vite.
   Santo Sepolcro. — Trovasi non lungi dalla porta a Traili; è una chiesa a tre navate, di architettura gotica con motivi romaneschi; sopra l'intersecamento ergesi il campanile principale di Barletta, puntellato perchè minaccia di cadere. Nella sagrestia ammiransi parecchie antichità interessanti, fra le altre un paone smaltato, una Madonna bisantiua, un reliquiario del secolo XI ed un antico Crocefisso.
   Sant'Andrea. — Ha un notevole portone antichissimo ed una bella statua di San Giovanni Battista del secolo XVI.
   PALAZZI
   Fra i palazzi primeggia l'antico (1GG0) e splendido della famiglia Marra, ora estinta, in una delle strade che mettono al porto. Oggi si chiama palazzo Fraggianni perchè dopo i Della Marra passò in proprietà della famiglia Fraggianni. Questo pittoresco palazzo, in istile del rinascimento, ha un balcone poggiante su due grandi aquile ad ali spiegate, ed un lavoro meraviglioso di colonnini, di busti, di foglie, di ricami che fanno una gradevolissima impressione a chi li osserva. In mezzo trovasi lo stemma in rilievo della nobilissima famiglia, il nome della quale < Bella Marra > vellosi scritto sul vaghissimo prospetto, tutto adorno di putti, di animali, di foglie e di fiori.
   Delle rinomate opere fortificatorie di Barletta più non rimane che il suddetto grande castello quadrato, con bastioni a punta, dominante da un lato il porto, e dall'altro la strada che va a Trani. Fu costruito sotto Carlo V nel 1537.