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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Comuni del Circondario di Salerno
3-27
Ing. 8U. — Ravello : Ambone di Beala da Foggia nella Cattedrale (da fotogr. Buoni).
contenesse non meno di 130 chiese, il che è assai malagevole acredere, anche ammessa la tradizione antica clie gli odierni sobborghi di Pontone e Minuto erano compresi nel circuito delle suddette mura.
11 duomo grandioso, dedicato a San Lorenzo martire, e detto la Chiesa del Vescovado, è a tre navate con un soccorpo o cripta sottostante. Dicesi edificato dalla famiglia Frisara, casa patrizia di Scala, di cui scorgesi lo stemma in alto nella tribuna, restaurato, nel 1406, a spese di un'altra famiglia Sebastiana, patrizia anch'essa, e riparato da ultimo nel 1615 perchè minacciava rovina. Va ornato di bei dipinti nel soffitto, all'aitar maggiore e nelle cappelle si ammira principalmente unMssi^nto di Pietro Todos, fiammingo, del 1591. La cripta contiene un Crocefisso di rinomanza locale pe suoi miracoli e due tombe interessanti: la prima di Simonetta Sannella, con la data del 1318;l'altra di Marinella Rufolo, moglie di Antonio Coppolo, morta intorno il 1400: è decorata di figure, simboli, emblemi in istucco riccamente colorati. Nella sagrestia si conserva gelosamente una mitra vescovile, ricca (li perle, gemme e figure in ismalto, bell'esemplare della orificeria del secolo XIII; fu donata da Carlo I d'Angiò a San Lorenzo per essersi salvato da una tempesta che l'aveva sopraccolto mentre andava con la squadra in soccorso di suo fratello San Luigi re di Francia.
La chiesa di San Pietro a Castagna contiene una lapide curiosa del secolo XIV con l'effigie di quattordici membri della famiglia Trara in abiti monastici con le mani conserte. Nel pavimento della chiesa di San Giovanni una lapide porta l'effigie di Filippo Spina, uno dei consiglieri di Giovanna I, in abito di cavaliere e con la data del 1346.
Il piccolo villaggio di Pontone, il quale con le sue massiccie rovine forma un oggetto così cospicuo dal mare, aveva nome Scaletta nel medioevo, quand'era un sobborgo