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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
2'JO
l'arte Quarta — Italia Meridionale
Atrani (2746 ab.). — All'altezza (li pochi inetri sul livello del mare, un sobborgo, per così dire, di Amalfi, situato pittorescamente allo sbocco di una gola di cui le alture sono sparse sino ad Amalfi di antiche castella, di torri da guardia, conventi, cappelle, ville, in mezzo ad una vegetazione lussureggiante. Le roccie nereggianti stendonsi ai due lati in masse gigantesche formando 1111 orrido meraviglioso e in alto il villaggio e le rovine del castello di Pontone, un paesaggio di una grandiosità sorprendente (fig. 78). Bella la strada principale, lastricata in gran parte; belle e nitide le case con loggie e i pochi palazzi. Nel mare presso la spiaggia barche e piroscafi- Da un parapetto in ferro scorgonsi in lontananza i più bei punti e le scene più incantevoli della costiera paradisiaca. Atranì era cinto anticamente di mura ed ebbe molto a soffrire dalle usurpazioni del mare. Vuoisi derivi il nome dalla sua situazione alla foce della suddetta atra gola del Dragone.
La piccola chiesa di San Salvatore al Bireto (fondata nel 940, restaurata nel 1810) è così chiamata perchè vi si eleggevano 1 dogi della repubblica d'Amalfi e pone vasi loro in capo il berretto ducale. Vi si ammirano le due porte di bronzo istoriate con la data del 1087, fatte fondere a Costantinopoli insieme a quelle del duomo d'Amalfi da quel Pantaleone, di cui abbiam parlato più sopra, prò mercede animae suae et merita Sancii Sebastiani martyris, come leggesi nell'iscrizione. Bel campanile piramidale con finestre e cornicioni di un disegno sveltissimo; le campane portano la data del 1298, con 1111 bassorilievo. Dentro la chiesa una lapide murata di 1111 carattere curioso. Un albero, dalla cui sommità scioglie il volo 1111 uccello, separa due pavoni con le ali spiegate: uno (lei pavoni sta sul capo ad un uomo verso del quale due sirene piegano la testa; l'altro sta sul dorso di una lepre assalita davanti e di dietro da due uccelli di rapina. L'istoria e il significato di questo bassorilievo singolare sono ignoti affatto. Un'altra lapide sepolcrale, con una figura donnesca nell'abbigliamento del XIV secolo, reca i nomi delle famiglie Freccia e D'Afflitto, ben note ambedue nell'istoria di quei tempi; la lapide fu trasportata colà dalla chiesa diruta di Sant'Eustachio a Pontone. Nella sagrestia è un'antica urna cineraria sur 1111 piedestallo con iscrizione. Un'antica torre, cospicua da qualunque punto si guardi, Atranì credesi eretta dai Saraceni, inviati da re Manfredi ad occupare il paese durante la sua lotta con papa Innocenzo IV.
A mezzo cammino su per la montagna è la cosidetta Casa di Masaniello, il quale vuoisi vi nascesse nel 1622. Come abbiamo visto qui sopra negli uomini illustri d'Amalfi recando un passo di Gaetano Nobili, è questo un errore. Nella chiesetta di Santa Caterina in piazza del Mercato a Napoli si conserva un registro battesimale in cui sta scritto che il 29 giugno del 1620 fu battezzato Tommaso Aniello (Masaniello), figliuolo di Cecco d'Amalfi e dì Antonia Gargano di Vico Rotto di Lavinaio, viuzza adiacente alla suddetta piazza. Questo documento fu scoperto recentemente. Il registro dei matrimoni nella medesima chiesuola reca il matrimonio dei suoi genitori addì 18 febbraio del medesimo anno, data che spiega l'avvilitivo di bastardo appioppato a Masaniello dagli storici realisti della sua celebre insurrezione che termino con la sua morte per mano dei suoi.
In Atrani sono ancor da vedere la chiesetta di Santa Maria de' Danni sulla vetta di monte Auro con dinanzi un panorama sterminato e a nord, in lina spelonca del monte, la chiesa di San Michele, in cui furono sepolti barbaramente moribondi e morti nella peste del 1656.
Il territorio di Atrani è coltivato ad olivi, viti, mandorli, agrumi, gelsi e pascoli. Gli abitanti danno opera al lanificio, alla navigazione, alla pesca ed alla fabbricazione di maccheroni e paste fi ne alimentari, rinomate sotto il nome di paste della Costa.
Cenni storici. — Nei tempi remoti Atrani cinta, come abbiamo detto, di mura robuste, era confederata della Repubblica amalfitana. Ambedue parteggiavano per la Chiesa quando l'Italia era scissa fra il papa e l'imperatore, di che Atrani fu guelfa