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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
2'JO
l'arte Quarta — Italia Meridionale
Fig. 76. — Amalfi : Chiostro dei Cappuccini (da fotografia M\um).
Prosciolta da questa guerra, Amalfi rivolse le armi contro nemici ]>iù lontani, ma non meno pericolosi, vogliam dire i Saraceni od Arabi, flagello della bassa Italia e del Mediterraneo. La loro armata, in un con quella di Gaeta, si unì alle genti di Gregorio, patrizio greco di Sicilia che la governava a nome dell'imperatore e gli infedeli rimasero pienamente sconfitti.
Codesto fatto mise gli Amalfitani in buona vista presso l'imperatore e procacciò loro maggior considerazione e potenza; sventuratamente non tardarono a scoppiare fra di loro le solite discordie intestine delle città italiane. 1 patrizi ambivano tutte le cariche principali del Comune e il popolo arricchito ed ammaestrato opponevasi. Nacquero così due partiti i (piali, or vinti ed or vincitori, laceraronsi con gli eccidii e gli esilii ad istigazione degli invidi duchi di Benevento.
Neil'836 ì popolani atterrarono, dopo aspra lotta, gli ottimati 111 Amalfi, esiliando i più potenti ed escludendo gli altri da ogni partecipazione nel governo. Ma questi ultimi fecero causa comune coi primi, abbandonarono la città e ripararono a Salerno sotto la protezione del principe longobardo Sicardo, il quale, facendo assegnamento su di loro per ritentar la conquista d'Amalfi, accordò loro protezione e favori ed assegnò loro un quartiere con una chiesa esistente tuttora.
La riscossa infatti avvenne, col favore dei profughi patrizi, il 1° marzo dell'838. Amalfi fu sorpresa dalle schiere di Sicardo le quali la misero a sacco, non risparmiando nè chiese, uè monasteri, nè sepolture.
Prima di partirsi i Longobardi si sbarazzarono dei popolani più riottosi e stabilirono 111 Amalfi una pretta oligarchia dipendente intieramente da Benevento. So non che l'anno seguente (83(J) Sicardo fu ucciso nel suo stesso palazzo in Benevento e la guerra