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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
2'JO
l'arte Quarta — Italia Meridionale
Antóniniano (p. 109) si ha a leggere ad Tanagrum ili luogo di ad Tanarum stazione da Salerno a Nendum nell'interno della Lucania, presa noi 317 av. 0. d'assalto dal console Km ilio Barbula.
Altro lìume cospicuo della provincia di Salerno è il Sarno (il Sarnicus degli antichi) il quale scaturisco da tre sorgenti nei monti soprastanti alla città omonima nella Campania, corre lungo il conline ovest della provincia e passa quindi in quella di Napoli, muove i mulini di Torre Annunziata ed entra in mare poco al nord di Castellammare, dopo il breve corso di 20 chilometri.
Altro fiume della provincia di Salerno è il Tusciano, elio sorge ai due lati di Acero®; il più lungo ramo, l'orientale, dal Polveracchio e sì chiama Ajello ; e l'altro, l'occidentale, esce dalla valle appiè dell'Accellica col nome di fiume d'Avella. Si riuniscono a sud del paese, dove animavano ferriere e cartiere, ed ingrossandosi via via rasenta Olevano, passa per Battipaglia e va a metter foce nel golfo di Salerno, dopo traversato il territorio fra Eboli e Montecorvino. Al presente il Tusciano puossi considerare quale un gran collettore in cui mettono capo e partono canali per bonificare l'ampio territorio presso la sua foce.
L'Aleuto deriva da tre sorgenti distinte sotto Magliano, Sorga e Frentinara, le (piali nel Connine di Cicerale si uniscono e formano il fiume. A Torchiara e a Gioì l'Aleuto ingrossa (li più e dopo un corso di 138 chilometri sbocca nella spiaggia di Casalicchio, segnando il confine di questo Connine con quello di Asce a, ad ovest degli avanzi dell'antica e famosa Velia.
Il Hussento, anch'esso presso l'antica suddescntta Pixus o Buxcntum, nasce nelle montagne di San za e chiusogli il varco da altri monti che incontra, si sprofonda, come il Tanagro, in una voragine; scorre per ben 7 chilometri sotterra e ricomparisce per gettarsi ingrossato da altre acque nel Tirreno presso I'olicastro, dopo 1111 corso di 31- chilometri, e dove già sorse l'antica lìussento.
11 Mingardo, ricco di pesci, scaturisce ad est del monte della Madonna di Novi, da una piccola sorgente appellata luuine freddo. Presso Rofrano s'ingrossa del torrente Faraone e poi dei torrenti di Laurito e di Uoccagloriosa; indi, serpeggiando sempre, scorre presso il monte Bulgheria, e dopo 37 chilometri di corso entra nel Tirreno ad est di Paliuuro, ini chilometro circa lontano dalla precipitosa Fiumara ili Centola, detta anticamente Melpi, Molfa e Rubicante. Un ponte, ch'è opera d'arte ammirevole, sorge sul Mingardo nel Comune di Centola.
Torrenti e Laghi. — Nè voglionsi dimenticare i torrenti frai quali il Picentiuo, cosi detto dall'antica città di Licenza; nasce dal monte Accellica (1057 111.), bagna l'onteca-gitano parallelamente al Fuonii, (ìuiuicello poco importante e va nel golfo di Salerno dopo un corso di 25 chilometri circa. — I/Iriio, povero d'onde, ma 11011 d'onore e fama, per aver dato il nome a Salerno, nasce presso Sava in quel di Baronissi, anima molti fiorenti opifici industriali, bagna Ponte Fratte, nascente borgata di Salerno, e poco lungi dalla città, presso la stazione ferroviaria, compie i suoi 10 chilometri di corso, dopo aver servito di forza motrice a varii inoliai montati con nuovi congegni meccanici e sempre in lavoro. — La Solofrana esce dalle montagne di Nocera Inferiore, passa per Castel San Giorgio, bagna Mercato San Severino, ed entrata nella provincia di Avellino e in quella di Benevento si scarica nel Calore, ben altro dall'omonimo » l'Unente del Sele, il qual Calore alla sua volta si perde nel Volturno, sboccante nel Tirreno prima del golfo di Gaeta.
Laghi notevoli 11011 ne ha la provincia di Salerno: si ricorda soltanto il laghetto di Spiano a sud-est di Montesano sulla Marcellana, quello di Palo presso Buccino, e l'altro chiamato Lunga a sud-est di Casalicchio, presso gli avanzi di Velia.
Prodotti. — Il territorio della provincia di Salerno, oltreché dei più ameni, è dei più fertili dell'ex-reame di Napoli, come quello che produce granaglie, vino, canapa,