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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
L'asserzione, di Pansania clic fu questa l'emigrazione più antica, di cui avesse conoscenza, dimostra che i Greci consideravano gli Enotrii come i primitivi abitatori della penisola Italica.
(ili Enotrii e i Girmi par avessero manco ili spirito bellicoso od almeno fossero incapaci di opporre valida resistenza alle armi dei Greci ; ctìlalchè quando questi ultimi stabilirono una linea di colonie 'ungo le spiaggia del Tirreno e il golfo di Taranto, par riducessero facilmente, i barbari dell'inferno ad uno stato di sottomissione almeii nominale. Per tal modo Sibari estese il suo potere da un mare all'altro e fondò le colonie di Posidonia, Lao e Scidro sulla costa occidentale dell'Enotria; meriti e più oltre a sud Crotona e Locri seguivano il suo esempio.
E probabile però che altri mezzi fossero posti in opera dai Greci in un con le armi Le razze pelasgielie dell'Enotria furono probabilmente assimilate con poca difficoltà ai loro dominatori ellenici; ed havvi ragione di credere che le razze natie furono ammesse ai privilegi cittadineschi e formarono un elemento non senza importanza nella popolazione della città della Magna Grecia.
L'istoria della fondazione e dgjffIncremento delle numerose colonie greche che formarono a grado a grado una specie di cintura intorno l'intiera penisola meridionale d'Italia sarà da noi trattata ampiamente sotto Magna Grecia, l'asti qui il dire che il periodo precedente immeiliataiiH'iitc la caduta di Siracusa (510 av. G,, si può assumere come quello durante il quale le città greche erano giunte al colmo della loro potenza e il loro dominio alla massima estensione. Ma, quantunque mnlte di quelle città fossero travagliate da ilissiilii intestini, noi non troviamo traccia di alcun unitameli lo materiale nelle loro relazioni coi barbari vicini, finché la comparsa dei Lucani addusse in un tratto un cambiamento radicale nell'aspetto degli all'ari.
Secondo la testimonianza generale degli antichi scrittori, i Lucani erano una razza Salicilica, uri ramo della nazione Samiilica, il quale, separandosi dal corpo principale di quel popolo, nell'istessa guisa dei Campani, degli lrpini e. dei Frontoni, si spinse sempre più oltre a sud e si stallili nel paese che da essi prese poi il nome di Lucania.
L'origine del loro nome è ignota, poseiaché la derivazione di esso da un capo di nome Lucio, come vogliono Plinio e VElymologirum Mai/num, é. manifestamente una mera finzione etimologica dei temili posteriori. Né abbiamo alcuna distinta informazione intorno al periodo della prima comparsa e del primitiva stabilimento dei Lucani.
Strabilile li descrive, non ha dubbio, correttamente là dove dice che espulsero in prima, o, più propriamente, sottomisero gli Enotrii e i Cloni e poscia rivolsero le loro armi contro le città greche lungo la costa. Ma non prima del loro contatto con essi, abbiamo noi contezza dei loro procedimenti e nulla sappiamo per conseguenza del principio della loro carriera. Anche le loro guerre co' Greci non ci son note che in uri modo imperfetto e frammentario, cotalchè noi non possiamo seguire le traccie del loro progresso.
È probabile però che solo dopo la conquista della Campania, circa il #20 av. C., ì Sanniti cominciarono ad estendere le loro conquiste verso il mezzodì. Il Niebnhr ha osservato giustamente clic la tranquilla fondazione della colonia ateniese a Thurii nel 442 av. C. e il periodo di prosperità che le permise al principio di prosperare rapidamente, provano a sutlicienza che i Lucani non erano ancor divenuti vicini formidabili dei Greci in quella parie almeno della penisola. Ma pare rivolgessero in prima le loro armi contro le città greche sulla costa occidentale e vi si stabilissero solidamente prima di venire alle prese con le città più indenti del golfo Tamilico (Sih.mì., i, p. 254). Posidonia par fosse, la prima delle città greche conquistata dalle loro anni, quantunque sia incerta la data della conquista, come vedremo sotto Pesto.
Probabilmente fu poco dopo questo fatto che i Tinnii, sotto il comando di Cleandrida, vennero alle mani con buon successo coi Lucani ; ma il progredii di questi ultimi non ne rimase perciò inceppato e il pericolo crescente per la loro potenza addusse la formazione, nel 393 av. C., di una lega difensiva fra tutte le città principali della Magna Grecia col proposito di opporre resistenza ai Lucani a nord ed alla potenza di Dionisio a sud Essi potevano ragionevolmente supporre che le loro armi combinate avrebbero conseguito facilmente I intento; ma solo tre anni dopo, vale a dire nel 390 av. C., i confederati, a capo dei quali stavano • Tinnii, toccarono presso Lao una grande sconfitta in cui perirono, diresi, ben 10,000 Greci.