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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Nel 1725 Benedetto XIII, con bolla apostolica, dichiarò Pontecorvo città con tutti i privilegi fruiti dalle altre nello Stato pontificio, erigendone in cattedrale la collegiata di San Bartolomeo; e non voglionsi qui pretermettere quelle belle parole in detta bolla, le quali confermano essere Pontecorvo surto sulle rovine della suddescritta antica Fregelle. Esse suonano : Quippe quod ex ruinis veternm Fregellarum, clarae olìm in Latio urbis, fumé conditimi.
   La cattedrale si unì allora a quella di Aquino, ma l'insalubrità del clima di questa città indusse il vescovo contemporaneo, Giuseppe De Carolis, a stabilire in Ponte-corvo la sede episcopale nel palazzo annesso al seminario. L'opulenza di Pontecorvo e, l'aria sua saluberrima conservarono per molti anni codesta sede, la quale fu poi trasferita nel reame di Napoli ed assodata quando le due diocesi di Pontecorvo e di Aquino furono unite, nel 1818, a quella di Sora.
   Tornando all'istoria ili Pontecorvo soggiungeremo, che nel 1769 tanto esso quanto Benevento furono occupati da Ferdinando IV, ma non andò guari che furono restituiti a Clemente XIV. Nel gennaio del 1799 i Francesi occuparono Pontecorvo e Benevento, proclamandovi la repubblica democratica. Poco appresso però i Napoletani ripresero le due città, e continuandone l'occupazione militare le restituirono, nel 1800, a Pio VII. 11 re di Napoli voleva riserbarsene l'alto dominio, ina vi si oppose il Bonaparte, il quale lasciò che si ripristinassero le antiche forine di governo, finché, divenuto imperatore, occupò il reame di Napoli, che diede al fratello Giuseppe, e di Pontecorvo fece un principato che concesse al maresciallo Carlo Giovanni Bernadette, marito di Eugenia Clary, clic divenne poi re di Svezia. I)i Benevento investì poi, coinè è noto, il famoso Talleyrand-Périgord, il (piale lo restituì nel 1807 ai Bortoni, mediante una ricca dotazione e il titolo di duca di Dino.
   Ber nati otto resse Pontecorvo sino al 1810 per mezzo del dotto e benemerito concittadino Giulio Nola; ma, salito cli'ei fu sul trono di Svezia, Pontecorvo fu aggregato da Napoleone all'impero francese. Nel 1814 venne in potere di Gioacchino Murat, re di Napoli, e nell'anno seguente tonfi ai Pontefici, ai quali rimase sino al 1860, trattone pochi mesi del 1821 in cui cad le nelle mani della Carboneria napoletana.
   Nel 1860 fu una delle prime città della provincia di Caserta che presero parte al movimento nazionale, cacciando, il 2 settembre, i rappresentanti del Papa ed inalberando la bandiera italiana. 11 17 dello stesso mese fu assalito e preso dalle truppe pontificie: molti abitanti si posero in salvo fuggendo, ma molti furono tratti in prigione. Dopo la battaglia di Casteliidardo i soldati papalini sgomberarono Pontecorvo dopo di esservi dimorati solo cinque giorni, ma perdurò il governo papale, finché il 7 dicembre scoppiò una nuova insurrezione, e Pontecorvo fu, mediante un plebiscito, incorporato al Regno d'Italia.
   Uomini illustri.— Di non pochi può menar vanto Pontecorvo, fra cui i seguenti: San Grimoaldo ; il beato Luca Spicelo, domenicano ; Giovanni la Bocca, vescovo diocesano; Giovanni Agresta, vescovo di Caserta; Mauri/io Piccardi, vescovo di Sora; Giacomo e Felice, zio e nipote, De Maximis, vescovi di Civita Ducale; Riccardo dell'Aquila; Giovanni Tebaldi, medico ; gli avvocati Benedetto Grosso e Giovanni Arduini, e il benemerito Annibale dei conti Lucernari. Al presente si onora eli Gaetano Aloisi-Masella, cardinale e prefetto della Congregazione dei Sacri Riti.
   Culi, elett. Pontecorvo — Dioc. Sora — l'8 e T. locali, Str. ferr. ad Aquino.
   Pastena (2525 ab.). — Questo Comune, che già faceva parte del soppresso mandamento .li Pico, in circondario di Gaeta, fu assegnato alla giurisdizione del tribunale di Cassino e della pretura di Pontecorvo, mentre per gli altri incombenti dipende dal circondario e distretto militare di Gaeta. — Pastena trovasi su di un colle a 317 metri d'altitudine e a 18 chilometri da Pontecorvo. L'abitato componessi di discreti edifizi