Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno', Gustavo Strafforello

   

Pagina (281/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (281/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Sora
   2C.7
   Cervaro (4445 ah.). — Sorge a 267 metri di altezza e a circa 7 chilometri a est da Cassino e 4-5 a scirocco da Sora, in vetta ad un colle ameno, iti aria saluberrima e con ampio orizzonte. Il colle su cui sorge sta alle falde meridionali del monte Cerino vicino alle scaturigini del fiu micci lo Firinaro che si versa nel Rapido. Quattro chiese, e parecchi altri edilìzi di bell'aspetto. Piccolo ospedale, scuole e fiera frequentatissima. Viti, ulivi e gelsi.
   Cenni storici. — Fu uno dei tanti feudi della Badia di Montecassino.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Sora — P2, T. e Str. ferr. a Cassino.
   San Biagio Saracinesco (1292 ab.). — All'altezza cospicua di 866 metri e a 19 chilometri da Cervaro sopra una diramazione della catena apenninica a sud del torrente Mollarino tributario del Melfe, con aria ed acqua salubri. Cereali, vino, pascoli, bestiame in gran ninnerò e formaggi squisiti per l'eccellenza delle erbe che vestono le montagne.
   Cenni storici. — Il nome Saracinesco fu dato al paese per avervi fatto dimora più anni una parte di quei Saraceni che si erano accampati sul Garigliano.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Montecassino — P3 e T. ad Atina, Str. ferr. a Cassino.
   Sant'Ambrogio sul Garigliano (1157 ab.).— A 130 metri di altezza e a 18 chilometri da Cervaro, su di un colle alla destra del Garigliano e in territorio fertile di cereali, di varii vegetali e di pascoli. È nel territorio ili questo Comune che il Liri, dopo ricevuto il Gari (o Rapido) prende il nome di Garigliano.
   Cenni storici.—Anch'esso fu uno dei feudi numerosissimi rie] la Badia di Montecassino.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Sora — P2 a S. Giorgio, T. e Str. ferr. a Rocca d'Evandro.
   San Vittore del Lazio (2008 ab.). — A 190 metri ili altezza e a 4 chilometri da Cervaro in amena e salubre situazione in collina. Quattro chiese, ospedale, opera pia ed alcune case di bell'aspetto. Cereali, olio, vino, foglia di gelso, frutta, pascoli e grosso bestiame. Cave di argilla e di calcare.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Montecassino — P2 locale, T. e Str. ferr. a Rocca d'Evandro.
   Vallei otoiula (3618 ab.). — All'altezza di 694 metri e a 12 chilometri da Cervaro, in una valle di forma approssimatamente rotonda (da cui derivò il nome), circondata da monti e in territorio ferace principalmente di cereali, olio, vino, frutta, boschi e pascoli con bestiame. Dipende dalla Badia di Montecassino.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Montecassino — T2 e T. locali, Str. ferr. a Cassino.
   Viticuso ed Acquafondata (2115 ab.). — Si compone questo Comune di due frazioni, entrambe all'altezza di circa 810 in. sul mare e a 10 chilometri da Cervaro, sopra un alto colle circondato da montagne, con territorio in monte, in colle, con qualche piccolo piano fra i monti, fertile di cereali, vino, foglia di gelsi, con boschi, pascoli e bestiame.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Isernia — I'2 locale, T. a Yallerotonda, Str. ferr. a Cassino.
   Mandamento dì P0NTEC0RV0 (comprende 3 Comuni, popol. 15,329 ab.). — Territorio in colle e in piano, bagnato dal Liri e da parecchi rivoli; colline ulivate e vignate, con gelseti e frutteti, sparse di casini campestri; pingui pascoli, prati artificiali, coltivazione del tabacco; bestiame, pollame e cacciagione.
   Pontecorvo (10,309 ab.). —E l'antica Fregellae. Siede a 60 metri di altezza, ili amena e salubre situazione sopra un colle lambito dal Liri, e diviso in due parti: una, detta Civita, sopra una spianata a sommo del colle, l'altra, detta l'astino, sul pendio dello stesso, ambedue con bella prospettiva. Tre sobborghi: di San Rocco, dell'Annunziata e della Madonna della Libera, stendonsi fuori del ponte Maggiore sul Liri. Avanzi di antiche mura e di torri fatte costruire, nel 1177, dall'abate Gerardo di Montecassino. Piccole piazze, anguste ed irregolari le strade.