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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Sora 2C.7
   nel 31 av. G., ad Azio la squadra di Antonio e Cleopatra, ed ebbe in moglie Giulia figlinola di Augusto; M. Mario Gratidio, prefetto in Sicilia; M. Mario Gratidiano, nipote di Cicerone, ucciso da Catilina; M. Pontidio, valente oratore; Quinto Cicerone, fratello del grande oratore, letterato e guerriero, proscritto e messo a morte dai Triumviri.
   Anche nei tempi moderni Arpino vanta figlinoli illustri, fra gli altri: Giuseppe Cesari, più noto sotto il nome di Cavalier d'Arpino, pittore insigne, di cui rimangono moltissimi dipinti, morto ottuagenario nel 1640; Germano Mastroianni, buffll architetto, allievo del Vanvitelli; l'erudito missionario Vincenzo Sangerinano, autore di una descrizione dell'Impero Birmana che per la sua importanza meritò di essere pubblicata, nel 1833, a spese della Società Asiatica di Londra; Domenico Marsella, latinista di grido, che visse sempre a Roma; Onorio De Vito, violinista valentissimo, paragonabile all'unico Paganini, e compositore peritissimo; Domenico Gizzi, nato nel 1GS0, morto nel 1745, celebre professore di canto e compositore musicale: entrò nel Conservatorio di Sant'Onofrio in Napoli, ove divenne il compagno di Porpora e Durante, e dove insegnò sino al 1710: fu suo allievo Gioacchino Conte soprannominato tìizziello,tdie divenne uno dei cantanti più rinomati del secolo XVIII; Carlo Conte, compositore e maestro di contrappunto nel Collegio di musica di San Pietro a Maiella in Napoli; Vincenzo Conte, autore delle Illustri donne d'Italia dal XIII al XIX secolo, e di altri scritti.
   Fra i viventi lui fama di buon letterato Giovanni Giordano di cui si hanno per la stampa: Studi sulla divina commedia di Dante, 2 volumi: Dalla letteratura greca alla romana; Alfonso Varano e i suoi tempi; Sull'origine della lingua italiana; Prose e versi iti italiano e latino.
   Coli, elett. e Dioc. Sora — P2, T. e Str. ferr.
   Casalvieri (4617 ab.). — A 380 metri di altezza sul mare e a 10 chilometri da Arpino, in altura, presso la valle del Melfe, sopra un colle le cui pendici sono rivestite di querceti. Cereali in copia, uva, frutta, legumi e ghiande.
   Cenni storici. — Appartenne in feudo ai Buonconipagni di Sora.
   Coli, elett. Cassino — Dioc. Sofà — P2 locale, T. ad Alina, Str. ferr. ad Arpino.
   Fontechiari (1780 ab.). — All'altezza di 375 metri e a 7 chilometri da Arpino, in amena collina e in aria purissima, con territorio ferace, segnatamente in granaglie, olio, vino, legumi e ghiande. È notevole nei suoi dintorni il fenomeno che osservasi in due fonti pochissimo discoste runa dall'altra, di cui una intermittente, in modo che in alcune ore del giorno, e talvolta della notte, inaridisce intieramente. L'acqua limpidissima sgorga con un certo fragore, come proveniente da meati tortuosi ed invpervii, cresce con prontezza e rigoglio e decresce poi lentamente.
   Coli, elett. e Dioc. Sora — P2 e T. a Sora, Str. ferr. ad Arpino.
   Santo Padre (1803 ab.). — All'altezza di 760 metri sul livello del mare e a 5 chilometri da Arpino, in situazione saluberrima, con ampie e pittoresche vedute. Vie alquanto anguste ed irregolari, tre chiose di architettura mediocre, parecchie case private assai comode e non senza una certa eleganza; Ospedale; relazioni commercial] con Sora ed Arpino. H territorio, bagnato dal Melfe, produce olio, vino, frutta, cereali, ghiande e legumi; pingui pascoli con bestiame, principalmente suino.
   Uomini illustri.—D. Cassiodoro Margarita, vescovo di Gravina e Montepeloso; Anton M. Cagiano de Azevedo, cardinale di Santa Chiesa. — Scrissero di Santo Padre G. Corte e Benedetto Scati.
   Coli, elett. e Dioc. Sora — P, T. e Str. ferr. ad Arpino.
   Mandamento di A.TINA (comprende 5 Comuni, popol. 12,487 ab.). — Territorio montuoso ma fertile in cereali, piante da frutta, e buoni pascoli; irrigato dal fiume Melfe (l'antico Melpis) e dai rivi Mollarino, Negro, (l'Agitone, Gallinaio e Stanco.