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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
riuscisse ad ottenere una magistratura in patria, ma divenne poi in Roma sette voli e console, sconfisse 1 Cimbri ed i Teutoni (102 av. C.), combattè contro Siila e il partito aristocratico. Messo al bando da Siila, fuggì a Minturno e quindi in Africa; richiamato nell'87 da Ci una, entro con un esercito a Roma, ove menò strage per cinque giorni
e, morì a 72 anni (nell'82 av. C.). Suo figlio C. Mario il Giovine, HRtfn «Iff • vinto da Siila, si uccise a I'reneste.
' S^MBH ¦ La famiglia di Cicerone fu per
fermo una delle più antiche e co-' SI * spirile di Arpino, e suo padre era
dell'Ordine Equestre. Gli scritti di Cicerone abbondano di alln-I V jsùsiom al suo luogo natio, ì cui abi-
tanti, in un con quelli delle altre ' ¦ città volsche vicine, sono descritti
come semplici e rustici nei loro i >r*i costumi a cagione del carattere
aspro ed alpestre del paese, ma 11 IHHHfl -ilt dotati in pari tempo delle austere
'.. ' mBL virtù dei montanari.
1 9GI f%S Cicerone ereditò dal padre suo
' un podere nella pianura sotto la
• -città sulle sponde del libreno,
• '. ov'era la sua villa prediletta che abbiamo descritta sotto Sora. Non liavvi autorità per supporre eh'ei possedesse, oltre la villa, anche una casa nella città di Arpino, come fu asserito dagli antiquari del luogo, quantunque si additino sempre, nella summenzionata cittadella, i presunti avanzi della
,,..„. „ ,-ii , i- Casa di Cicerone.
Fis. ;>S. — Amino: rarr-é medioevale che era parie di un _ . , ..
castello feudale eretto nell'Acropoli pelasgica (da foto- 1 oco sappiamo di Arpino sotto grafìa'). ''Inipero romano. 11 suo nome non
è ricordato nè da Straboiie nè da Tolomeo, quantunque compreso da Plinio fra le città della Prima Regione: essa era indubbiamente annoverata fra le città del Lazio nell'accettazione posteriore del nome. Poche iscrizioni dei tempi imperiali furono scoperte in Arpino; ma da due di esse apprendiamo, ch'essa già possedeva sotto i Romani le manifatture di lana, che lian formato sempre la sua industria principale. Sembra però che Arpino andasse in decadenza durante gli ultimi tempi dell'Impero; continuò ad esistere durante il medioevo, ina andando in decadenza ogni dì più.
Nel secolo XV, al principio della guerra tra Ferdinando I e Giovanni d'Angiò, Arpino sposò le parti di quest'ultimo, e fu assalita e presa da Orsini, generale di Pio II che favoriva Ferdinando. All'udir la presa di Arpino il papa ordinò fosse risparmiata a cagione di Cicerone e di Mario, esclamando: l'arce Arpinatibus oh Cali Morii et Marci Tullii memoriam.
Uomini illustri. — Oltre ai due famosissimi Mario e Cicerone, Arpino va superba di aver dato i natali a parecchi altri illustri uomini, fra cui: Marco Vipsauio Agrippa (nato nel G3 av. C., morto nel 12 di C.), generale e ammiraglio d'Ottaviano che vinse,