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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
2'JO
l'arte Quarta — Italia Meridionale
Nel medioevo Arce fu occupata da Gisulfo I duca di Benevento e saccheggiata dai Saraceni. Ruggiero li, primo re della Puglia e della Sicilia, la tolse ad Innocenzo II, e in capo a quindici anni fu incendiata da Mario Buri-elio. Federico II la tolse a Gregorio IX, che la governava per mezzo di un cardinale, e ne diede il coniando a Rao di Azio, il quale la difese strenuamente contro le schiere di quel papa, costringendole a levar l'assedio; e, stretta la pace, Gregorio ritirò l'anatema contro quell'imperatore nella chiesa vicina di Santa Giusta. Arce fu occupata in seguito da Carlo conte di Provenza, e, dopo la metà del secolo XIII, da Enrico che combattevano ambidue pei Francesi contro re Manfredi. Dopo essersene impadronito, Enrico la diede alle figuline, quantunque gli abitanti sì fossero arresi a discrezione. 1 dintorni d'Arce furono spesso il teatro delle guerre dei pretendenti al reame di Napoli.
Uomini illustri. — Il solo che novanti Arce è Gennaro Grossi che pubblicò varie opere intorno ad argomenti storico-archeologici, fra le quali stimate le Lettere istoriche, filologiche, epigrafiche e scientifiche, Napoli 1813-16, 3 volumi in-8°.
Coli, elett. l'ontecorvo — Dioe. Sora — l'2, T., Str. ferr.
Fontana Liri (3181 ab.). — All'altezza di 380 metri e a 7 chilometri da Arce, sulla destra del Liri, sorge Fontana sopra un aspro colle, donde si scorgono parecchi paesi del circondario di Prosinone fino a Casamari, nota pel suo già sì vasto e dovizioso monastero. A circa 3 chilometri e mezzo da Arce diramasi a destra una strada che va ad Arpino, e più avanti, alcuni chilometri prima di giungere ad Isola del Liri, il fiume forma una serie di rapide, nel luogo denominato Anitrella, poco lungi clall iso-letta di San Paolo, accanto alla quale è tuttora in piedi, un arco in rovina di un ponte romano che attraversava qui il Liri.
A Fontana Liri fu fondato dal colonnello Roberto Barrichelli (nato a Viterbo nel 1839, morto nel febbraio del 1896) il Polverificio qualificato in Parlamento: gloria nazionale. L'impianto di questo Polverificio (di cui il Barrichelli rimase direttore dal ISSI sino alla sua morte) segna un'emancipazione dall'estero. Vi si fabbricano le polveri senza fumo, che resero possibili i grandi progressi odierni nelle armi portatili.
11 territorio produce viti, ulivi, gelsi, cereali, frutta, ortaggi e pascoli.
Acque minerali. — Nel territorio di questo Comune ne scaturiscono due copiose sorgenti che hanno la temperatura di 16 gradi. Una è solforosa e sgorga nel luogo detto Solfatara; l'altra è solfureo-ferruginosa, scorre nel luogo detto Catane o Cadane ed è valevole contro parecchie malattie.
Cenni storici. Credesi fondata nel secolo XI, e denominata da un'antica e copiosa Fontana, di cui sopravvanzaiio le vestigia. Nelle adiacenze scorgonsi anche avanzi di antiche costruzioni e di terme, e vi fu rinvenuta anche una lapide illustrata da alcuni scrittori. Nel 1339 fu presa dalle truppe pontificie, ina ricuperata nell'anno medesimo da quelle dell'imperatore Federico.
Coli, elett. Fontecorvo — Dioe. Sora — P2, T. e Str. ferr.
Rocca d'Arce (3174 ab.). - Sorge a 504 metri sul mare e a chilometri 3 Va da Arce, in territorio olivato in gran parte ed a pascoli, sul fianco di una montagna, in vetta alla quale (556 ni.) stanno i ruderi della celebre fortezza di cui abbiamo parlato sotto Arce. Sono circondati da rupi scoscese e da quell'altura spiegasi innanzi allo sguardo un orizzonte vastissimo, sì che si può assistere alle eruzioni del Vesuvio. Poco lungi dalle falde (Iella montagna corre la ferrovia per Sora. Olii squisiti, vino, frutta di varie specie, pascoli, bestiame, principalmente suino.
Cenni storici. — Fu un feudo dei ducili Della Rovere, e in seguito di quelli di Sora. Nel 1819 fu per poco occupata da Garibaldi coi suoi volontari, i quali furono tosto costretti a ripiegarsi su Roma per difenderla contro i Francesi.
Coli, elett. Pontecorvo — Dioc. Sora — P2, T. e Str. ferr. ad Arce.