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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
2'JO l'arte Quarta — Italia Meridionale
annalisti clic furono copiati da Livio e da Dionisio ; e spetta allo storico di Roma tenlar di riordinare la loro confusione e conciliare le loro discrepanze.. Ma in generale le suddette guerre si possono distribuire (come osserva il Niebulir) in quattro periodi. Il primo che comprenderebbe le guerre sino al 459 av. C., pochi anni prima del Decemvirato, includerebbe le conquiste attribuite al suddetto Coriolano, e sembrerebbe il periodo iti cui i Volsci giunsero all'apice del loco potere. Il secondo periodo stcndesi dal 4.VJ al 431 av. C. in cui il dittatore l'ostumio Tuberie riportò uria vittoria sulle forze alleate (lei Volsci e degli Equi, la quale pare fosse realmente un evento importante, e in certo qua! modo il momento critico nella lunga lotta fra le due nazioni.
Da quel tempo sino alla presa di Roma pei Galli (390 av. C.) le guerre coi Volsci e con gli Equi assumono un nuovo carattere; le vicende mutatisi, e noi troviamo i Romani e i loro alleati clic ricuperano una dopo l'altra le città cadute in mano ai nemici. Per tal modo Rabico e Dola furono riconquistate nel 418 av. C. e 414, e Ferentino — città Etnica, ma ch'era stata presa dai Volsci — fu loro ritolta nel 413 av. C. Le fot tozze di frontiera di Vernigli e Carvento furono invero prese c riprese, ma la presa d'Anxur, o Terracina, nel 399 av. C., che rimase da quel periodo continuamente in potere dei Romani, dovette essere un colpo mortale alla potenza dei Volsci, e puossi considerare qual preludio della loro decadenza.
La presa di Roma pei Galli segna il principio del quar to periodo delle guerre Volsche. E probabile clic gli Equi, loro alleati, soffrissero assai perla medesima invasione dei Barbari clic per poco non terminò con la distruzione di Roma, e i Volsci, vicini alla loro frontiera, possono aver partecipato al medesimo disastro. Ma d'altra parte, Anzio — una delle più potenti città Volsche e in pace sino allora con Roma — ruppe improvvisamente le relazioni amichevoli con essa, e per un periodo di quasi tredici anni (380-371 av. G.) noi tr oviamo i Volsci in guerra quasi incessante coi Romani, con Anzio a rapo. Il teatro della guena fu trasportato allora dalla frontiera degli Equi al piede meridionale dei colli Albani, e le città di V'elitrae (Vcllclri) e di Salricum (Gasale di Conca) furono prese e riprese dai Volsci e dai Romani.
I'oco dopo la pace con gli abitanti d'Anzio troviamo pei la prima volta Prirernum (Piperno) in guerra con Roma (358 avi C.). Gli Anziati ricompaiono reiteratamente in anni; e quando scoppiò da ultimo, nel 340 av. C., la defezione generale dei Latini e dei Campani, furono essi i primi ad unirsi ai nemici di Ruma, (levasi,indo l'intiero litorale del Lazio sin quasi alle mura di Ostia. Ma essi furono coinvolti nella sconfitta degli eserciti Latini cosi a l'edam (Gallicano) come ad Astura (Torre di Aslura) ; Anzio slessa fu presa e ricevette nelle sue mur a una colonia di Romani, ma i cittadini furono ammessi nell'istcsso tempo alla franchigia romana.
Gli abitanti di Fondi e di Forniia — ambedue città Volsche — ricevettero nell'istcsso tempo la franchigia romana, e Terracina fu poco appresso occupata da una colonia romana. Solo i I'rivernati osarono, nel o*21 av. C., provocare di bel nuovo ì Romani, ma furono puniti severamente, e la loro città fu presa dal console C. Plauzio. Ciò non di manco gli abitanti furono ammessi alla Romana Civitas dapprima senza il diritto di suffragio, ma ottennero poi tosto la piena franchigia e furono annoverali nella tribù Ufentina. La maggior parie dei Volsci però fu compresa nella tribù Pontina.
Della sorte delle città situate sui confini della valle del 'fiero (Sacco) e in quella del Liii, noi nulla sappiamo; ma havvi ragione di supporre, che, mentre gli abitanti d'Anzio e i loro vicini erano alle prese con Roma, i Volsci dell'interno fossero dal canto loro tutti intenti ad opporsi all'avanzare dei Satinili. Ma i loro sforzi non sempre approdarono. Sappiamo Matti che Alpino e Fregellae (Poutecorvo) erano già state tolte ai Volsci dai Sanniti prima che i Romani intervenissero nella lotta, ed è probabile che le altre città dei Volsci si ponessero prontamente sotto la prolezione di Roma per assicurarsi contro il nemico comune, i Sanniti. Egli pare certo ad ogni modo, che prima del termine della seconda Guerra Sannitica (304 av. C.) I intiero popolo dei Volsci erasi sottomesso all'autorità di Roma ed era stato ammesso ai privilegi dei cittadini romani.
Da quel tempo il nome dei Volsci scomparisce dall'istoria. 11 loro territorio fu compreso sotto la denominazione generica di Lazio, e i Volsci andarono confusi nella gran massa dei cittadini romani.