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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Comuni del Circondario di Piediinonte d'A-life
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ma è certo clic la Odiatici, città sannitica nella valle (lei Volturno, è l'odierna Cajazzo. K questa al fermo la città di cui parla Livio, là dove dice clie Annibale discese dal Sannio nella Campania per Allifanum Calatimi mque et Calenum agnini (Liv., xxu, 13); e in un altro passo (xxui, 14) ci descrive Marcello avviato da Gasiti no a Calatici e quindi procedente per Satieula e Suessula a Nola. Anche qui dunque per Calatici deve intendersi la Caiatia sannitica a nord del Volturno.
Fig. 53. — Cajazzo : Entrata della Casa di Pier della Vigna (da fotogr. De Anoeus).
In un periodo antecedente noi troviamo Caiatia reiteratamente mentovata durante le guerre dei Romani coi Sanniti e sempre in connessione con luoghi nella, o presso, la valle del Volturno. Per tal modo, nel 305 av. C., Caiatia e Sorti furono prese dai Sanniti (Ltv., ìx, 43) ; sette anni prima Atina e Caiatia erano state conquistate dal console C. Giunio Bubulco (Ltv., ìx, 28); e non può cader dubbio che la Caiatia, dove stavano a cani]io le legioni romane prima del disastro delle Forche Caudine, era la Caiatia del Sannio. Sicché nei citati passi di Livio leggesi erroneamente Caiatia e Calatinus per Caiatia e Caiatimis.
Ma, dopo la seconda Guerra Punica, noi non troviamo nell'istoria alcuna notizia che paia riferirsi a Caiatia e probabilmente andò in decadenza, come la più parte delle città sannitiche, dopo il tempo di Siila. Per altro le predette iscrizioni preservate a Cajazzo attestano la sua esistenza quale una ragguardevole città municipale sotto l'Ini pero romano.
Quanto alle origini di Caiatia esse sono, senza alcun dubbio, antichissime e credesi fosse abitata, prima della fondazione di Roma, dagli Osci che vi avevano edificato un tempio a Priapo, una delle loro deità principali, come attestava un' immagine poco decente sulla suddetta piazza del Mercato, detta di Marco Gavio, sino al 1052, monumento prezioso per la sua antichità, distrutto per fanatismo religioso. Dagli Osci Caiatia