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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Nola
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periodo anteriore. L'asserzione di Solino che Nola fu fondata dai Tini e evidentemente erronea e forse, come suggerisce il Niebuhr, s'ha a leggere Tirreni.
Non sappiamo in qual modo Nola passasse poi in potere dei Sanniti; ma non vi può esser dubbio ch'essa seguì prontamente sotto questo rispetto la sorte di Capua; e certo è che, al tempo delle prime guerre dei Romani in quella parte d'Italia, essa era una città della Campania occupata da un popolo osco, alleato strettamente ai Sanniti. Dionisio altresì suggerisce chiaramente che gli abitanti non erano in quel periodo un popolo greco come i Napolitani, quantunque ei ci dica ch'essi erano molto affezionati ai Greci ed alle loro istituzioni.
Da quel che precede puossi probabilmente inferire che Nola fu in origine una città ausonica od osca, occupata successivamente dagli Etruschi, nelle cui mani pare rimanesse come Capila, finché fu conquistata dai Sanniti, i quali assunsero in seguito il nome di Campani verso il 440 av. C. L'evidenza ch'essa ricevesse mai una colonia greca è leggierissima e soverchiata al fermo dalla testimonianza in contrario d'Ecateo, del pari che dal silenzio di tutti gli altri scrittori greci. La circostanza che le sue monete (niuna delle quali di data antica) hanno uniformemente iscrizioni greche, si può spiegare a sufficienza con quell'attaccamento ai Greci ricordato da Dionisio qual caratteristica degli abitanti.
La prima menzione di Nola nell'istoria occorre nel 328 av. C., appunto prima del principio della seconda Guerra Sannitica, quando le città greche di Paleopoli e Neapoli provocarono sconsigliatamente l'ostilità di Roma e i Nolani inviarono in loro aiuto un corpo di duemila combattenti, nelP istesso tempo che i Sanniti ne inviavano loro il doppio. Ma i loro sforzi furono frustrati dalla disaffezione fra i Paleopolitani; e i Nolani, trovando la città consegnata ai Romani, si ritirarono. Nonostante però questa provocazione passò molto tempo prima che i Romani potessero vendicarsi di Nola e solo nel 343 av. C. la strinsero d'assedio e se ne impadronirono dopo una breve resistenza.
Ei pare certo che Nola continuò da quel periodo a rimanere virtualmente soggetta a Roma, quantunque godesse, a quel che pare, del privilegio di città alleata; ma noi non abbiamo notizia successiva nell'istoria che nella seconda Guerra Punica in cui s'illustrò per la sua fedeltà a Roma e per la sua resistenza alle armi d'Annibale dopo la battaglia di Canne.
Dopo di essersi impadronito di Capua, nel 216 av. C., Annibale sperava d'impadronirsi di Nola mediante la cooperazione consimile di un partito entro le sue mura. Ma quantunque la plebe fosse disposta nella città ad invitare il generale cartaginese, il Senato e gli ottimati rimasero fedeli all'alleanza di Roma e sollecitarono ad occuparla il pretore Marcello, il quale si gittò nella città con forze ragguardevoli.
Annibale si ritrasse perciò dalle mura; ina poco appresso, dopo la presa di Nocera, rinnovò il tentativo contro Nola e continuò a minacciarla per qualche tempo, finché Marcello, con una sortita improvvisa, gi'inflisse una grave sconfìtta e lo costrinse ad abbandonare l'impresa.
Questo fatto d'armi, quantunque di poco momento in sè, rialzò il morale dei Romani, abbattuto dalle precedenti sconfitte e fu per conseguenza magnificato quale una grande vittoria. L'anno seguente (215 av. C.) Annibale tentò di nuovo impadronirsi di Nola, incoraggiato da nuovi inviti della parte democratica entro la città; ma ei fu prevenuto dalla vigilanza di Marcello, ed essendosi posto a campo in vicinanza delle mura per render l'assedio più regolare, fu assalito e sconfìtto dal generale romano. Un terzo tentativo nell'anno successivo andò anche esso a vuoto; e per tutte queste strenue successive difese Nola ben meritò l'elogio largitole da Silio Italico, chela disse:
.....Poene non pervia Nola.
Nola rappresentò di bel nuovo una parte cospicua nella Guerra Sociale. Allo scoppio di questa guerra, nel 90 av. C., essa fu protetta qual luogo importante per