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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   20 i
   Pai te Quarta — Italia Meridionale
   Sopra il Seminario, alla distanza di 300 metri, ex-convento francescano di Sant'Angelo, donde lo sguardo spazia sulla sottostante pianura, a sinistra sul monte Somma che nasconde il Vesuvio e a destra sulle montagne di Maddaloni. A sud-est un ex-coni \ ento di Cappuccini e in alto le rovine pittoresche del castello Cicala (225 in.), sopra una collina di calcare secondario.
   San Paolino, dotto poeta nato a Bordeaux (354-431), fu vescovo di Nola, ove inventò, com'è noto, le campane (da Campania) e tutti gli anni, il 26 giugno, celebrasi con gran pompa in Nola in suo onore una festa straordinaria, nella quale si portano in processione per le strade otto torri dette i Gìgli, alte come case, di costruzione leggiera, e coperte di dipinti, in un con una barca col ritratto di San Paolino.
   Nola ha arricchito i musei d'Europa dei preziosi vasi fittili (di terracotta) del periodo greco-italico. Codesti vasi, noti col nome di nolano-egizi e di cui ammiratisi parecchi magnifici esemplari nel Museo Nazionale di Napoli, rassomigliano nel loro carattere generale a quei di Corinto e credonsi introdotti dai vasai corinzi Eucherio ed Eugranimo, trasportati in Italia (la Demarato circa il 600 av. C. Il materiale dei vasi nolani è una creta di un giallo pallido ; le figure sono di un color marrone ed alcuni degli accessori in cremisi con particolari interni non di rado rilevati a bulino. Nola ha arricchito eziandio i gabinetti numismatici con una grande quantità di monete, la più parte delle quali coll'epigrafe NUV.UUN, prova sufficiente che la città fu fondata da una colonia greca. Nelle adiacenze e segnatamente (love sorgevano i due grandi antiteatri, si vanno dissotterrando del continuo oggetti antichi etruschi e romani, come vasi, monete, iscrizioni, ecc.
   Il territorio di Nola produce: cereali, olio, frutta, agrumi, legnami, ortaglie, ecc. Fabbriche d'amido, di candele di sego, di pesi e misure, telerie, distillerie, ecc.
   11 bilancio comunale (li Nola pel 1896 presentava le seguenti risultanze:
   Attivo
   Entrate ordinarie ..... L. 309,187
   » straordinarie.....» 10,734
   Movimento di capitali.....» 70,000
   Partite di giro e contabilità speciali > 00,421
   Totale Li, 450,<>42
   Passivo
   Spese obbligatone ordinarie . . . L, 225,501
   » > straordinarie. . » 87,324
   » facoltative.......» 26,240
   Movimento di capitali.....» 99,225
   Differenza passiva dei residui . , » 1,871
   Partite di giro e contabilità speciali » 60,421
   Totale L. 450,042
   Cenni storici. — Nw).«, Nolunus, antica ed importante città della Campania situata nell'interno della pianura, fra il Vesuvio e le falde delPApenniuo, distava 34 chilometri da Capua e 26 da Napoli (Ttin. Aut., p. 109). Oscurissima è la sua storia primitiva e le relazioni della sua origine sono contraddittorie, quantunque si possano sino ad mi certo punto conciliare con un debito riguardo alle popolazioni successive che occuparono codesta parte d'Italia.
   Ecateo, l'autore più antico che ne faccia menzione, pare la dicesse una città degli Ausonii, ch'egli considerava come gli abitanti più antichi di quella parte d'Italia. Dall'altra parte essa deve aver ricevuto una colonia greca da Cuma, se dobbiamo credere a Giustino, che chiama Nola e la vicina Abella colonie calcidiche, il che è confermato da Silio Italico. Altri autori attribuirono a Nola un'origine tirrena od etnisca, quantunque dissentissero profondamente intorno alla data della sua fondazione; alcuni scrittori la fanno risalire, con quella di Capua, nientemeno che all'800 av. C., mentre Catone la fa scendere per ambedue al 471 av. C.
   Ma qiial che sia la data assegnata allo stabilimento degli Etruschi nella Campania pare non abbiavi dubbio che Nola fu una delle città che occuparono m ll'istessa guisa della vicina Capua; quantunque sia probabilissimo che la città esistesse di già in un