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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Strabene parla di Ponza come di un'isola ben popolata ai dì suoi: sotto l'Impero Romano divenne, come la vicina Paxdataria (Ventotene), un luogo d'esilio pei prigionieri di Stato e poi personaggi condannati dalla famiglia imperiale. Tiberio vi rilegò il nipote Nerone, figlio primogenito di Germanico e di Agrippina, che vi si suicidò; Caligola, due proprie sorelle e Domiziano la nipote Flavia Domitilla, convertita al Cristianesimo dai servi Nereo e Achilleo, i (piali tutti furono poi martirizzati a Terracina; finalmente Belisario, per ordine dell'imperatore Teodosio, \i relegò San Silvestro, papa. Nò va Ponzameli rinomata pei molti seguaci del Cristianesimo che furoiivi deportati e martiri/zati, fra gli altri, Sant'Anastasio, San Candido, San Montano: e le sante vergini Irene, Agape e Chionia.
   Le Isole Pontine andarono in decadenza e spopolaronsi durante l'evo medio, particolarmente perchè saccheggiate a più riprese dai Saraceni, cotalehè, dal principio del secolo XVI fin verso la metà del XVIII, rimasero quasi intieramente deserte, rifugio o stazione dei corsari che infestavano le altre isole o coste del Tirreno.
   È celebre la battaglia navale che fu combattuta nelle acque delle Isole Pontine, il 11 giugno del 1300, in cui la squadra di Federico di Sicilia, sotto Corrado Doria. fu sconfitta da quella di Roberto, duca di Calabria, sotto il comando di Ruggero di Lauria.
   Contrastato a lungo fra il cardinale l'arnese, a nome del papa e il re di Napoli, il dominio di quest'isola venne finalmente riconosciuto a quest'ultimo, il (piale, verso il 1750, diede opera provvidamente alla colonizzazione di Ponza e di Ventotene e in poco più di un secolo la popolazione stabile, civile ed industriale crebbe sino a circa quattromila abitanti nella prima e a duemila nella seconda.
   Ponza forma una bella pagina nell'istoria navale dell'Inghilterra. Essa era occultata dai Francesi e il capitano Napier (che divenne poi ammiraglio), riconosciuta la necessità di possederla, si slanciò con le navi il Tamigi e la Furiosa, sotto i suoi ordini, nel piccolo molo e s'impadronì dell'isola senza perdere un sol uomo anzi che i Francesi si riavessero dallo spavento per un assalto sì audace ed inaspettato. 11 Napier fu ricompensato da Ferdinando 1 col titolo di Conte di Ponza.
   11 27 giugno del 1857 Carlo Pisacane, con Nicotera, Falcone d'Acri, Fuschini ed altri ventini patrioti animosi imbarcati sul Cagliari per far insorgere il reame di Napoli, sbarcò a Ponza, ponendo in libertà i detenuti coi quali approdò a Sapri ove gli fit avversa la fortuna e fu preso e fucilato.
   Le isole di Ponza si possono visitare facilmente col piroscafo governativo che vi trasporta prigionieri e soldati e parte ogni martedì da Napoli, alle ',) del mattino, per Ventotene e Ponza e torna il giovedì seguente, toccando, così all'andata come al ritorno, Casamicciola, nell'isola d'Ischia. A Ponza trovansi barche per visitare Pai maro la! /annone e l'isolotto disabitato La Dotte.
   Coli, elett, e Dioc. Gaeta — F-, T. e Scalo marittimo locali, Str. ferr a Napoli,
   Mandamento di ROCCAMONFINA (comprende 4 Comuni, popol. 14,422 ab.). — Territorio a colline delle quali alcune molto alte e di accesso malagevole. Il suolo, di natura vulcanica e ferace, produce particolarmente granaglie, olio, vino e frut ta in copia, rilevamento di maiali per salarne ed allìiinicarne le carni.
   Roecamonfina (5070 ab.). — All'altezza ili 030 metri sul livello del mare e a 44 chilometri da Carta, sorge su di un altipiano circondato da colline, con case generalmente di bell'aspetto e, parecchie anche eleganti, in aria salubre, clima mite, nonostante l'altezza, ed abbondanza d'acqua. Vetusta e leggiadra parrocchiale, con bei quadri ad olio ed un armadio di legno artisticamente intagliato. Notevole e rinomalo è il santuario dei Lattani, edificato sin dal 1418, nel (piale accorre gran moltitudine di devoti per venerare una prodigiosa immagine della Vergine. Osservatorio nietcorico-sisniico fondato nel ISSO dal sacerdote D. Epifanio Monaco e fornito di tutti gli apparecchi necessari.