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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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Pai te Quarta — Italia Meridionale
il vino di Fondi stessa(Fun^Mnum vinut^ pafl godesse di molta riputazione quantunque inferiore al Cecubo e al Falerno. Anche al presente sulle colline, sul monte Calvo e sul monte Forca, da Fondi al mare, raccolgonsi ottimi vini
Ma torniamo all'istoria successiva di Fondi. Nell'846 fu arsa dai Saraceni quando inoltraronsi per la via Appia sino a Roma, devastando tutti i luoghi sul loro passaggio: nò scampò alle invasioni frequenti dei Barbari, segnatamente dei Longobardi, quando si volle, sotto gli imperatori greci, sottometterla ai duchi di Gaeta. Passò quindi sotto il dominio dei papi, ai quali rimase anche allorquando Ruggero I, successore di Guglielmo normanno, fece la conquista del reame di Napoli.
Morto l'imperatore Federico II, il quale aveva confermato a papa Innocenzo II il possesso del contado di Fondi assegnandogli il Garigliano a confine, la città fu occupata da re Manfredi e dal 1266 fu sottoposta ai re di Napoli, Riccardo II dell'Aquila, la cui famiglia già ne godeva l'utile dominio, fu da Manfredi riconosciuto qual conte di Fondi. Nel 12G7 gli succedette il figliuol suo, Ruggero dell'Aquila, e, spenta poi nella discendenza maschile questa prosapia, la contea fu data in dote a Giovanna dell'Aquila quando andò sposa a Loffredo Gaetani, nipote di papa Bonifacio Vili.
Il conte Onorato Gaetani I, suo successore, investito di altri feudi nel Reame di Napoli e nello Stato Pontificio, acquistò un'autorità straordinaria, sì che, durante la residenza dei papi in Avignone, fu eletto vicario della Chiesa, governatore e conte della Campania. Toltogli poi, ad istigazione della regina Giovanna I, il vicariato da Urbano V, ei convocò in Fondi i cardinali francesi protetti da Carlo V, re dì Francia, per eleggere un altro papa. La convocazione avvenne infatti nel suo palazzo e il 20 settembre 1378 fu eletto antipapa il cardinale di Ginevra, col titolo di Clemente VII.
Morto Cristoforo, figliuolo di Onorato Gaetani I, divenne conte di Fondi Onorato Gaetani II, il quale fu dal re Alfonso nominato gran protonotario, indi luogotenente del reguo e tale si rimase siuo alla morte. Gli succedette il nipote Onorato III, ma fu rimosso in breve da Ferdinando il Cattolico, il quale diede il contado di Fondi e gli altri feudi dei Gaetani a Prospero Colonna.
Nel 1534 Fondi, come già abbiamo narrato, fu devastata dal corsaro Cheireddmo Barbarossa per non essere riuscito a rapire la bella Giulia Gonzaga; ma fu riedificata in seguito e nel 1G40 passò, col contado, al duca di Medina Las Torres pel suo connubio con la vice-regina Anna Carafa, principessa di Stigliano.
Sino al 1638 la Piana di Fondi rimase proprietà del Comune; ma, divenuta infruttifera per le mondazioni del lago di Fonili e i miasmi che ne esalavano, fu abbandonata dagli abitanti, finché per cura della suddetta vice-regina Carafa si diede mano a risanarla con le bonifiche. Alla morte della Carafa, il fendo di Fondi fu dato da Carlo 11 al conte Enrico Mansfeld coll'onere della continuazione delle bonifiche. Ma costui, come appresso il marchese di San Lucido a cui nel 1720 era stato venduto il feudo dalla vedova del Mansfeld, trascurò le bonifiche dei terreni inondati, i quali ridivennero incoltivabili e dannosi alla saluto degli abitanti. Il perchè Ferdinando I restituì il feudo al Comune e ai particolari, facendo dar mano, dal valente idraulico Giacomo Baratta, a grandi lavori di risanamento che migliorarono in un coll'aria i terreni.
Nel 1849 re Ferdinando li tenne in Fondi il suo quartier generale, tentando, col-l'Austria, Francia e Spagna, spegnere nelle fascio la nascente repubblica romana che ebbe una vita breve sì, ina non ingloriosa. Com'è noto, Ferdinando fu poi sconfitto, il 3 luglio del 1849, da Garibaldi a Velletri.
Uomini illustri. — In Fondi e nelle sue adiacenze vuoisi traessero, come abbiamo visto, i natali l'imperatore Servio Galba; la famiglia di Livia, moglie di Augusto; Galeria, moglie di Vitellio ; Minuccio, proconsole in Asia sotto 1 imperatore Adriano e S. Sotero Concorrlio. papa nel 1GR.
Coli, elett. e Dioc. Gaeta — P2 e T. locali, Scalo raaritt. nella fraz< Canneto, Str. ferr. a Forraia.