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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
tratti di lastricato. Anche delle antichissime mura poligonali di costruzione ciclopica e delle torri che le munivano scorgonsi ancora i residui.
Il castello, una porzione del quale è annesso alla cattedrale, già dogana e poi prigione, è in isfacelo; alcune finestre ed ornati nello stile del Rinascimento formano i soli ruderi della sua antica magnificenza. Apparteneva ai Colonna e nel 1534 vi dimorava la contessa Giulia Gonzaga, vedova di Vespasiano Colonna, la donna più bella d'Italia, di cui la fama era giunta sino alla Corte ottomana. Clieireddino Bar-barossa, fratello del famigerato pirata Aruch Barbarossa, l'usurpatore di Algeri, sbarcò notte tempo a Fondi e tentò rapire la bella vedova per portarla in dono al sultano Solimano II. Lo strepito dello sbarco dei Turchi la svegliò in tempo sì che ella potè saltare ignuda dalla finestra della sua camera e fuggir nei boschi, sulla montagna, ove si nascose. Il Barbarossa, furibondo per essere rimasto deluso in tal modo, saccheggiò e distrusse la città, traendo in servitù molti dei suoi abitanti. Una iscrizione nella cattedrale commemora questo avvenimento romanzesco.
Chiese. — La cattedrale, riedificata nel 1158-80 sotto il vescovo Giovanni III, è una basilica a croce con archi acuti; la facciata fu rifatta anch'essa nello stile del Rinascimento, ma rimase il portone archiacuto e due colonne sopra leoni ed una rosetta in gotico antico e nel campo Cristo fra quattro Santi. Il campanile del 1178 è ancora intieramente normanno. Nell'interno della cattedrale ammirausi l'antica sedia episcopale e il pulpito ornato di musaici e sorretto da quattro colonne (poggianti due su leoni e due sopra arieti) di Nicolò di Roma nel 1180. Sono ancora da vedere un bel monumento di Onorato Gaetam del secolo XV, ed alcuni buoni dipinti dello stesso secolo, principalmente la bella Annunziazione di Cristoforo Scocchio, veronese.
La chiesa di San Nicolò Pellegrino, incominciata nel 1490 dal suddetto Onorato Gaetani, consecrata nel 1508 e a tre navate con tre absidi, è un misto di gotico tardivo e del Rinascimento. Nell'interno della chiesa di San Bartolomeo, sul muro a sinistra, un fresco scalcinato rappresenta iì Saccheggio di Fondi pel Barbarossa. Nell'ex-convento dei Domenicani è una cappella in cui San Tommaso d'Aquino insegnò teologia.
Passo di Portello, — Partendo da Terracina, la strada, seguitando la via Appia, costeggia la base delle montagne, le quali si avanzano così precipiti verso il Tirreno che vi ha appena spazio per la strada. Codesto passo angusto è ricordato in due occasioni nell'istoria romana sotto il nome di Lantulae o Ad Lantulas. Nel 342 av. C. vi si ammutinò l'esercito romano sotto C. Marcio Rutilo; una delle coorti ribelli occupò il passo formando un nucleo a cui si strinsero tostamente i rimanenti dei malcontenti, finché si credettero in grado di marciare contro Roma.
In un periodo posteriore, vale a dire nel 315 av. C., fu combattuta nel passo di Lantulae o di Portella una grande battaglia fra i Romani, sotto il dittatore Q. Fabio e i Sanniti, Livio la descrive quale una battaglia campale senza risultato decisivo; ma ammette egli stesso che alcuni annalisti la ritrassero quale una sconfìtta dei Romani in cui rimase ucciso Q. Aulio, comandante della cavalleria. Diodoro ha seguitato evidentemente i suddetti annalisti e l'osservazione incidentale dello stesso Livio, poco dipoi che la battaglia addusse una grande agitazione nella Campania e la ribellione delle vicine città ausonìche, parrebbe confermare che la sconfitta toccata dai Romani fu assai più seria di quel che ei dice. 11 luogo è sempre chiamato Ad Luntulas da Livio; è probabile che tal fosse il nome del passo, nome derivato probabilmente (secondo una nota del Niebulrr) dall'esistenza sul luogo di sorgenti termali. È evidentemente il medesimo passo occupato da Miuucio nella seconda Guerra Punica per custodire l'entrata nel Lazio dalla Campania. Il luogo addiniandasi ora, come abbiamo detto, il Passo di ì'ortella o semplicemente La Portella.
Lago di Fondi. — Il Lacus Fundanus od Amyclanus (dall'antica città d'Amyclae nella pianura fra il lago ed il Tirreno) stendesi alle falde del Mons Caecubus, sopra