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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Pai te Quarta — Italia Meridionale
   di Sinuessa, di cui però poco apprendiamo sotto l'Impero romano. Essa ricevette un corpo di coloni militari probabilmente sotto il Triumvirato, ma non conservò il grado (li colonia e Plinio del pari che il Li ber Colmi ar uni la qualificano soltanto Oppidum, vale a dire, città municipale ordinaria. Era la città più avanzata del Lazio (Lathim adjectum) e il suo territorio stendevasi sino al fiume gavone (il piger Savo di Stazio) che formava il confine fra il Lazio e la Campania.
   Le rovine di Sinuessa sono ancora visibili nei litorale appunto sotto Mondragone sull'estremità della piccola catena di monte Massico. Le più importanti sono quelle di un acquedotto e di un edifizio, il quale pare fosse un arco trionfale, ma l'intiera pianura ò sparsa di frammenti di antichi edilizi.
   Il suddetto Mons Massicus, o monte Massico, formava il confine fra la Campania propriamente detta e quella porzione del Lazio a sud del Garigliano a cui fu dato qualche volta il nome di Latium Novum od Adjectum. I colli Massicani formano una catena non molto alta (811 m.) clic stendesi dalle falde del gruppo vulcanico di Itocca-monfina presso Cascano (Sessa Aurunca) e si protrae in direzione sud-ovest sin presso al mare ove termina col colle (li Mondragone, appunto sopra l'antica Sinuessa.
   La catena massicana non è come il gruppo di Roccanionfina, d'origine vulcanica, ma è formata da calcari diversi di epoca secondaria e terziaria. Però per la sua vicinanza immediata alle formazioni vulcaniche della Campania, il terreno che lo ricopre si compone in gran parte di simili prodotti e da ciò probabilmente la squisitezza del vino Massico, uno dei più rinomati dell'antica Italia e che gareggiava, come abbiamo veduto, col più rinomato Falerno.
   Tornando ora a Mondragone aggiungeremo che, nel secolo XV, il re Ladislao diede in dono la rocca di Mondragone, coi terreni adiacenti, al capitano Giacomo figliuolo di Niccolò Sannazzaro di Pavia, in ricompensa dei suoi servizi; morto però Ladislao ne fu spogliato dalla regina Giovanna.
   Uomini illustri. — Nacque ili Mondragone il valente medico Antonio Sementini, morto nel 1814, professore all'Università di Napoli ed autore della Fisiologia e di altre opere pregiate.
   Coli, elett. e Dioc. Sessa Aurunca — P2, T. e Scalo marittimo locali, Str. ferr. a Carinola.
   Mandamento di ESPERIA (comprende 7 Comuni, pqpol. 17,336 ab.). — Territorio per gran parte in collina e montagna, ma fertile, principalmente di viti, ulivi, frutta di varie specie, pascoli con bestiame numeroso.
   Esperia (5204 ab.). — Già lìoccaguglieìma, a 521 metri di altitudine, sopra una collina che si addossa al monte di Villafredda, sulla destra della valle del Liri e a 27 chilometri da Gaeta. Vi si scorgono ancora le vestigia delle antiche mura castellane onde andava ricinta e contiene sei chiese, una delle quali collegiata ed un ospedale pei poveri.
   Cenni storici. — Roccaguglielma fu convertita in questo nuovo mandamento e Comune di Esperia con R. Decreto del 14 dicembre 1867.
   Coli, elett. Pontecorvo — Dioc. Aquino — P2 e T. locali, Str. ferr. ad Aquino.
   Ausonia (3195 ab.). — Già Fratte, a 150 metri di altitudine, a 10 chilometri da Esperia, in amena collina, cinta da monti, fuorché a sud, con bella prospettiva sul Tirreno, sulla valle delTAusenfe, affluente del Garigliano e sulla pianura sottostante. Nella chiesa principale sono due sarcofaghi antichi ed un grande piedestallo marmoreo con una iscrizione attestante che era dedicata ad Ercole. Opera pia con un'annua rendita di 6105 lire. Ulivi sui monti, grano, vino, fichi, agrumi, ortaglie al basso.
   Cenni storici. — Ausonia era una città del Lazio, nel senso più esteso del termine, ma che in un periodo anteriore fu una delle tre città possedute dagli Ausoni, dei quali già abbiamo trattato ampiamente. Il suo nome pare implichi che fosse un tempo una