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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Caserta
   -170
   del quale commentò la Somma Teologica; il poeta Baraballo; i pittori, del secolo XV, fratelli Giantìlippo e Gianantonio Cruscoli, e Mariangela Cruseoli, figliuola del primo, peritissima nella pittura e nella musica; Scipione Pulzone, allievo del Tiziano e non meno stimato dei precedenti. Ma la palma fra i pittori spetta a Sebastiano Conca, che dipinse a Itoma, a Napoli, in Portogallo, in Ispagna e morì nel 1764, a Napoli.
   Fra gli illustri viventi nati in Gaeta, ricorderemo il generale Enrico Cosenz, nato il 12 gennaio 1820, gran collare della SS. Annunziata e senatore del Piegno. Prese parte gloriosa a tutte le campagne per l'indipendenza d'Italia e dopo l'occupazione di Poma fu nominato comandante della rispettiva divisione; da tal comando passò a quello del primo corpo d'esercito in Torino. Fu capo dello Stato maggiore e deputato.
   Coli, elett. e Dioc. Gaeta — Pl e T. (anche nella fraz. Borgo-Gaeta), Str. ferr. e Scalo marittimo con Uflìcio semaforico.
   Gastellonorato (808 ab.). — Sorge a 313 m. di altitudine, a circa 14 chilometri da Gaeta e a 4 circa dal Tirreno di cui si gode, dall'alto del villaggio, la veduta. Il territorio è montuoso, ma fertile di cereali.
   Cenni storici. — Fece parte del Comune di Maranola, da cui fu staccato nel 1831.
   Coli, elett. e Dioc. Gaeta — l'2, T. e Str. ferr. a Formia.
   Formia (9046 ab.). — Già Mola di Gaeta, a lo m. di altitudine, sull'antica via Appia e presso la spiaggia settentrionale del golfo di Gaeta da cui dista circa 6 chilometri verso nord. La feracità del territorio, la mitezza del clima, la salubrità dell'aria, l'ampio e ridente orizzonte, la limpidezza delle acque, tutto concorre a renderla un soggiorno delizioso. La catena di montagne del lato settentrionale del golfo di Gaeta vi termina a breve distanza dalla spiaggia e il suo piovente è tutto coperto di giardini, di vigneti, uliveti, aranceti, melagrani, limoni, ecc.
   Notevole sopratutto è la cosidetta villa di Cicerone, ora villa Caposele, già proprietà dei Re di Napoli ed ora della famiglia Ilubino che permette di visitarla a chi ne fa richiesta al suo palazzo in faccia alla sotto-prefettura. All'ingresso sonvi statue ed iscrizioni antiche, tutte maestrevolmente riprodotte dal Moinmseii. In fondo al giardino scor-gonsi gli avanzi ragguardevoli di una gran villa, creduta di Cicerone, ma la cui costruzione è, al fermo, del primo o secondo secolo dell'Impero: compongonsi di gallerie a vòlte, di cui una con otto colonne e un'abside semicircolare, ora trasformate; vi si ammirano benanche fontane, terme con pavimenti a mosaico ed acque limpidissime. Durante il suddescritto assedio di Gaeta, il generale Cialdini vi ebbe il suo quartiere generale. Dal terrazzo in alto lo sguardo estatico spazia liberamente sul magnifico golfo, sopra Gaeta, Ischia, i promontori del golfo di Napoli e sulla catena di montagne die separa il bacino del Garigliano da quello del Volturno.
   Contigua alla Marina di Formia è la spiaggia di Gianola. Ivi, sopra un piccolo promontorio, sorgeva un vasto tempio frequentatissimo, circondato da sacri boschi e da costruzioni ha Ine a ri e ammirevoli. Per la sua massiccia solidità solo una piccola parte di esso potè resistere fra le vicende dei secoli all'ira degli uomini e degli elementi, mentre la parte maggiore rintracciavasi nelle estese rovine colossali.
   Là Banca Tiberina, ora fallita, aveva fatto costruire negli scorsi anni in Formia una grandiosa fornace da laterizi, la quale pur troppo dovette poco dopo cessare da ogni lavorazione pel sopravvenire della crisi edilizia. Oggi ne sono proprietarii i medesimi fratelli Rubino, i quali trasformeranno una parte del fabbricato per altre industrie.