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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Gaeta
   105
   Fig. 02. — Gaeta : Torre Orlando, mausoleo di Lucio Munazio Pianto.
   separati pinna almeno dei tempi di Antonino Pio, il quali aggiunse grandi opere al porto e pare abbellisse la città stessa. Sol dopo la distruzione di Formia pei Saraceni nel secolo IX, come vedremo, Gaeta acquistò il suo splendore successivo e divenne, sotto i Normanni, una delle città più cospicue del reame di Napoli.
   Il bel golfo fra Gaeta e Formia divenne di buon'ora 1111 luogo di delizie degli antichi Romani che lo popolarono di villeggiature. La più parte di esse sorgevano lungo la spiaggia settentrionale, presso Formia; ma l'intiero tratto fra le due città (circa chilometri 0 V2) fa a grado a grado occupato in tal guisa e molte splendide ville furono costruite sul capo stesso e sull'istmo adiacente. Leggesi fra le altre cose che Scipione Africano e Lelio costumavano ritirarvisi e divertirsi a pescare conchiglie e frutti di mare lungo la spiaggia.
   Cicerone allude reiteratamente al porto di Gaeta come il più prossimo a Fannia e vi aveva una nave che lo aspettava pronta a far vela e a fuggire durante la guerra civile fra Cesare e Pompeo (49 av. C.) e là altresì sbarcò immediatamente prima della sua morte per rifugiarsi nella sua villa Formiuna. Alcuni scrittori posteriori affermano per vero ch'egli fu ucciso a Gaeta: ma ciò pare derivi meramente dalla confusione fra Gaeta e la vicina Formia.
   In un periodo posteriore l'imperatore Antonino Pio vi ebbe una villa ove passò molto tempo anche la più giovane Faustina. Le rovine del loro palazzo sono sempre note col nome Li Faustiniano. Oltre codeste trovansi in Gaeta i residui di un tempio che si suppone dedicato a Serapnle e quelli di 1111 acquedotto. Ma il monumento antico più notevole è il mausoleo di L. Munazio Planco, rassomigliante al sepolcro di Cecilia Metella in Poma ed ora la già descritta torre d'Orlando. Dalle vestigia superstiti sembra che un tronco della gran via Appia si staccasse presso Formia dalla linea principale e conducesse di là a Gaeta.
   Ma ripigliamo l'istoria. Nella decadenza dell'Impero romano, Gaeta fu uno dei tre munfcipii greci che divennero il rifugio della civiltà di Roma. Amalfi, Gaeta 0 Napoli si resero 111 seguito indipendenti sulle rovine dell'impero d'Oriente, troppo