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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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Pai te Quarta — Italia Meridionale
San Prisco (403.3 al».). • A 48 metri di altezza sul mare, e a chilometri 2 da Santa Maria e G da Caserta, con parrocchiale ed alcune belle case, in territorio parte in colle e fertilissimo, principalmente in cereali, ulivi, viti, alberi da frutta, con boschi, pascoli e bestiame.
Coli, elett. S. Maria Capua Vetere — Dioc. Capua - I'2, T. e Str. ferr. a S. M. Capua Volere.
Mandamento di TEANO (comprende 3 Comuni, popol. 17,09G ab.). — Territorio in monti e in colline, sul versante orientale del vulcano spento di Rocramonfma, bagnato da vani rivi che pigliano il nome collettivo di Savoni e fertilizzano il territorio vulcanico producente specialmente cereali, vino, olio, frutta, ortaglie. Quei-Ceti sulle colline e pascoli con bestiame.
Teano (12,792 ab.). — All'altezza dì 19G metri, alle falde del colle Marsico e a circa 32 chilometri da Caserta; vi si accede per una spianata da cui si gode di una bella prospettiva sulla circostante campagna. Strade anguste, ma bella cattedrale del 1530 su disegno del Vaccaro, con sedici antiche colonne granitiche tolte da antichi edifìzi che reggono le vòlte delle sue tre navate ed un sarcofago con bassorilievi; davanti al portone sono due sfingi di granito rosso. Altre due chiese collegiate e tre parrocchiali meritevoli di menzione per la loro costruzione e per le opere d'arte (die le a lornano.
Gli avanzi massicci del castello baronale, edificato da Marino Marzani, duca di Sessa, nel secolo XV, sono di dimensioni immense e le sole stalle capaci di contenere ben trecento cavalli. Un monumento nel chiostro di un convento soppresso contiene, dicesi, l'effigie di questo duca di Sessa che sposò una sorella di Ferdinando I di Aragona ma arse di tanto odio contro fl cognato che accolse apertamente il suo nemico Carlo d'Angiò nel suo castello di Sessa e tentò poi assassinare Ferdinando in un luogo solitario fra Teano e Cerignole. Ei fu arrestato e carcerato in Castel Nuovo a Napoli ove morì, vogliono alcuni, strozzato.
Inscrizioni numerose incastrate nei muri della cattedrale e di altri edilizi parlano dell'antico Teunum come colonia di Claudio e riferisconsi ai Bagni e a parecchi tempi di Cerere, di Ercole Vincitore e di Giunone Populonia. Dell'antica città veggonsi ancora molte rovine situate sotto la moderna in collina e molto più vicine all'antica Cale?, ora Calvi già descritta. Le più importanti sono quelle di un anfiteatro e ili un teatro che conserva ancora parecchi dei suoi sotterranei, detto ora la Madonna della Grotta.
Ma molti ruderi di altri edilizi, quantunque mal preservati, sono sparsi su uno spazio ragguardevole. Sono tutti costruiti in mattoni e di opera reticolata e si possono perciò far risalire con probabilità al periodo dell'Impero romano. Furono anche rinvenute numerose iscrizioni del pari che monete, vasi, intagli, ecc. tendenti tutti a confermare l'asserto di Strabone che Teunum era la città più granile e più popolosa lungo l'antica via Latina.
L'Ospizio del monastero di Sant'Antonio, a 3 chilometri da Teano e sulla cresta della collina, offre una stupenda prospettiva. Il grande cratere vulcanico di Itoccainontma vedesi torreggiare in lontananza a nord-ovest di Teano.
In Teano liavvi l'ospedale Am Gratta Piena, un Seminario, Scuole ginnasiali tecniche ed elementari. Industria del ferro, fabbriche di saponi comuni, dì laterizi, di paste alimentari, ecc., allevamento dì bestiame grosso e minuto.
Acque minerali. — Presso Teano e sotto il monte Tucano, in una vasca naturale schiusasi fra inassi di lava, sgorga un'acqua minerale limpida con odore e sapore d'inchiostro, la quale sviluppa molte bolle di gas acido carbonico che le dànno aspetto di acqua bollente e procacciaronle il nome di Le Caldarelle. Sono esse evidentemente le antiche Acquae Acidulae mentovate da Vitruvio e da Plinio come esistenti presso Teauum (Plin., xxxi, 2, s. 5; Vrnmv., vm, 3, § 17). Quest'acqua, analizzata dal La Pira,