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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Caserta
   -170
   Sotto l'Impero romano poco apprendiamo di Capita, quantunque sia evidente, dalle notizie incidentali del pari clie dalle esistenti iscrizioni, che essa continuò ad essere una città florida e popolosa. Strattone la chiama la metropoli della Campania e dice ch'essa superava le altre città della provincia a tale che queste non erano che citta-duzze al paragone. Essa ricevette un'altra colonia di veterani sotto Nerone: ma, durante le guerre civili del 69 av. C., la sua aderenza costante al partito di Vitellio trasse in rovina molte delle sue famiglie principali. In un periodo assai posteriore Ausonio parla di Capua come grandemente scaduta dal suo splendore primitivo; ma rimuoverà pur sempre quale ottava città dell'Impero romano ed è evidente che nell'Italia meridionale altra non ve n'aveva che potesse competere con essa.
   La sua prosperità per altro la rese probabilmente mira speciale degli assalti dei Barbari che desolarono l'Italia dopo la caduta dell'Impero di Occidente. Essa fu presa da Genserico re dei Vandali (nel 458 di C.) che la distrusse intieramente; ina quantunque paia che non si riavesse più da questo colpo, essa figura ancora, comecché in condizione grandemente inferiore, nelle guerre gotiche di Belisario e deve essersi poi assai riavuta posciachè l'aolo Diacono (IJist. Langob., il, 17) nel secolo VIII la dice una delle tre città più opulenti della Campania. La sua distruzione finale data dalla conquista che ne fecero neH'810 di C. i Saraceni, i quali dicesi la riducessero in cenere.
   La sua situazione indifesa in mezzo alla pianura fece sì che essa fu in quel periodo intieramente abbandonata per essersi i suoi abitanti ricoverati nelle adiacenti montagne; ma m capo a pochi anni (856 di C.) essi furono indotti dal loro vescovo Landolfo a far ritorno e a stabilirsi nel luogo dell'antica Casilimnn (Capua Nuova) che fu da loro trasformata in una fortezza ben munita ed a cui diedero il nome dell'antica Capua. Di tal modo la moderna città di Capua sorse, come abbiamo visto, sul luogo di Casilino e quello dell'antica classica Capua fu occupato dall'odierna Santa Maria Capua Vetere, già Santa Maria Maggiore.
   Soggiungere ino che nel 1861 il Municipio fece innalzare davanti ì'Arco di Adriano, verso la città, un pilastro in opera laterizia in cui fu incastrata una lapide marmorea con lo stemma del Connine e contenente un'iscrizione intorno alla battaglia del Volturno ed alla successiva aggregazione dell'ex-reame dì Napoli al nuovo Regno d'Italia.
   Uomini illustri. — Fra i nati in Santa Mariti Capila Vetere vuoisi particolarmente far menzione del canonico A. Simmaco Mazzocchi, morto in età di 87 anni nel settembre 1771, autore di opere pregiate, fra le altre della già citata:In mutilum Amphi-theatri Campani Tituhon Commeutarium (Napoli 1727). Gli fu eretto un busto marmoreo somigliantissimo in Santa Restituta nella cattedrale di Napoli.
   Coli, elett. S. Maria Capua Vetere — Dioc. Capua — Ps, T. e Str. ferr.
   Casagiove (4780 ab.). — Già Casanova Coccagna, a 57 metri d'altitudine, a 5 chilometri da S. Maria Capua Vetere e a 2 da Caserta, presso la strada che va da Capua a Caserta, in territorio fertile di cereali, ulivi, frutta, legumi, canape, lino, agrumi e patate.
   Coli, elett. S. Maria Capua Vetere — Dioc. Capua — P2 e T. locali, Str. ferr. a Caserta.
   Casapulla (2948 ab.). — A 49 metri d'altitudine e a 3 chilometri da Santa Maria Capua Vetere, ili aria eccellente e in territorio pianeggiante e feracissimo in cereali, frutta, ecc. Sta sulla strada da Capua a Caserta e fu anche eletto Casa Apollo (di cui Casapulla sarebbe una corruzione) da un tempio di Apollo.
   Coli, elett. S. Maria Capua Vetere — Dioc. Capua — P» T. e Str. ferr. a S. M. Capua Vetere.
   Curti (2696 ab.). — All'altitudine di 49 metri, a chilometri 1 % da Santa Maria Capila Vetere e a 5 da Caserta, in amena situazione e con ampio territorio ferace in frumento e in granoturco, viti, frutta, canape, agrumi.
   Coli, elett. S. Maria Capua Vetere — Dioc. Capua - P* T e Str. ferr. a S. M. Capua Vetere.