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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Comuni del Circondario di Caserta
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Fig. 44. — S. Maria Capua Vetere: Veduta dell'Anfiteatro (da fotografia Mogi).
taluna se ne rinvenne, come la Venere vincitrice, la Psiche, o, a meglio dire, una Vittoria ed il supposto Adone, tutte di classico magistero. Entrando per la sua porta vedesi il primo corridoio alto, spazioso ed illuminato da frequenti soprastanti aperture; per esso il popolo saliva alla media e somma cavea. Il secondo e più basso corridoio accoglieva i primi magistrati, il Senato e i cavalieri e il terzo, più basso ancora, era assegnato ai gladiatori come quello che aveva l'uscita nell'arena. Questi corridoi, come puossi argomentare da qualche residuo, dovevano essere vagamente fregiati di dipinti, ornati, bassorilievi in istucco. Nel podio, o muro che chiudeva l'arena, erano dodici piccole uscite, dalle quali i gladiatori venivano fuori nell'arena e che introducevano in parecchie stanze in cui riparavano i feriti prima del terminar dello spettacolo. 11 suo nome arabo posteriore di Bir-al-as (che significa rocca munita) attesta che i Saraceni vi si fortificarono contro Atanasio, vescovo di Napoli.
Di questo grandioso e sontuoso anfiteatro esìstono ancora due delle site ottanta arcate. Sopra le chiavi di vòlta veggonsi ancora delle immagini degli Dei. L'arena con le sue gallerie e le sue gabbie per le bestie feroci, a cui si scende per una scala nella galleria a sinistra, si riconosce ancora assai meglio che nel Colosseo di Roma e a Pozzuoli. Le gallerie contengono avanzi di scolture, di frantumi di colonne, di bassorilievi, ecc. Presso l'ingresso si può salire sino al parapetto superiore donde godesi di una bella veduta dell'intiero edifizio e dell'ampia pianura che lo circonda.
Erano in Capua grandi palestre pel perfezionamento dei gladiatori e in Capita scoppiò la famosa formidabile insurrezione dei gladiatori capitanata dal tracio Spartaco nel 73 av. C., insurrezione che si trincierò sul Vesuvio e non fu repressa che in capo a due anni ed a stento da M. Crasso.
Antica grandezza ed altri monumenti di Capua. — Colonizzata da Siila, da Giulio Cesare e da Augusto, Capua era a quel tempo una città di prim'ordiue come Roma, Cartagine e Corinto. I suoi abitanti raggnagliavansi a 300,000, quantunque il Mazzocchi, nell'opera precitata, gliene attribuisca un milione. Nel primo numero erano compresi 40,000 gladiatori e 20,000 coloni di Cesare. Gli antichi scrittori abbondano in allusioni