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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
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l'arte Quarta — Italia Meridionale
Sparanise (3771 ab.). — A 70 metri (l'altitudine, sulla ferrovia Roma-Napoli, a 9 chilometri da Pignataro Maggiore e 23 da Caserta, sull'antica via Appia, parte in piano e parte in colle e bagnato dal torrente Savone clie mette foce nel mare sotto Momlragone. La parrocchiale è di discreta architettura ed alcune case private sono costruite con buon gusto. Qui ha principio lo stradone stupendo fiancheggiato da alti pioppi che va in linea retta a Momlragone, antico luogo ili regie caccie. Un tronco ferroviario da Sparanise a Gaeta fu inaugurato il 1 maggio del 1892. Il paese sta a breve distanza a sinistra della stazione per chi viene da Roma.
11 territorio, produce olio, vino, frutta di varie specie, cereali, canape in abbondanza e non mancano i pascoli.
Coli, elett. Capua — Dioc. Calvi e Teano — l'3, T. e Str. ferr.
Vitulazio (2025 ab.). — Questo Comune fit già detto Vitulaccio e trovasi a 65 metri d'altitudine e a 5 chilometri da Pignataro Maggiore, in bella situazione, a piè dei collie diviso in varie frazioni con alcune belle case. Prodotti: cereali, uve e frutta; copioso allevamento di bestiame.
Coli, elett. e Dioc. C'apua — P3, T. e Str. ferr. a Capua.
Mandamento di SANTA MARIA CAPUA VETERE (comprende 5 Comuni, popolazione 34,G15 ab.). — 'Territorio in piano, feracissimo e ben coltivato, producente cereali, olio, vino e frutta, con boschi, pascoli e bestiame, particolarmente bovino.
Santa Maria Capua Vetere-(20,158 ab.). — All'altitudine di 36 metri, sul luogo dell'antichissima Capua, congiunta da tre strade con le tre principali città dei dintorni: Aversa, Capua nuova (già da noi descritta) e Caserta, capoluogo della provincia.
Piazze, — Ampie e ben selciate sono le strade interne; alcune piazze sono fiancheggiate da alberi con ajuole frammezzate da arbusti. In piazza Principe Amedeo, dove si fa la vendita delle granaglie e di altre derrate agrarie, frutta, ortaglie, ecc., è da vedere una fontana ornata di quattro leoni marmorei scolpiti da Angelo Solari. Il mercato degli animali è in contrada Sant'Erasmo, ed oltre alla vendita dei maiali, che costituisce il commercio ordinario, vi sì tiene da tempo antichissimo, durante ogni giovedì e domenica del settembre, una fiera di animali equini e bovini.
Chiese. — La Collegiata di Santa Maria Maggiore, fondata intorno al 497 sotto Teodorico, ammodernata nel 1766, ha ancora cinquantadue colonne antiche parte liscie, parte scanalate e parte con capitelli jonìi e corinzi tolte dall'anfiteatro. Fu fondata dal vescovo San Simmaco sulle antiche catacombe, che durarono circa tre secoli e sussistono ancora in parte, dove Prisco e i suoi successori esercitarono il ministero sacerdotale. Comi le famose catacombe di Roma queste di Capua Vetere voglionsi considerare quale prima chiesa identificata in seguito con la suddetta di San Simmaco. Codesta chiesa era sede vescovile finche, per ordine di Costantino, un'altra ne fu edificata sacra ai Santi Apostoli e dotata con fondi principeschi.
Anfiteatro (figg. 41-45). — Trovasi a nord della città e a circa 2 chilometri dalla stazione ferroviaria. Credesi l'anfiteatro più antico che servì di modello agli altri tutti e, al dire di Cicerone, era capace dì 100.000 spettatori Altri dice 60,000 soltanto (ed è sempre una bella cifra). Nel 119 di C. fu restaurato da Adriano, il quale, forse per ampliarlo, vi fece aggiungere fuori un magnifico porticato. Antonino Pio vi fece porre le statue e le colonne, conforme l'iscrizione mutilata, integrata dal Mazzocchi nell'opera: In mutilimi Amphitheatri Campani Titulum Commentarius, Napoli 1727.
L'antiteatro in travertino agguagliava ili grandezza il Colosseo di Roma ed era lungo 170 in., largo 140 ed alto 46 in. Componevasi di quattro piani aventi ciascuno ottanta grandi archi decorati da un ordine architettonico; nella chiave degli archi stava per ornamento un busto di deità di cui parecchi furono incastrati nelle mura che cingono la piazza pubblica di Capua. La cima doveva essere incoronata di statue dacché