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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416
Mandamenti e Comuni del Circondario di Caserta
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Baja e Latina (1901 ah.). — Villaggi situati al piede orientale dei monti di Pietra-melara, entrambi all'altitudine di LIO metri e a 8 chilometri da Pietramelara presso al Volturno, le cui esalazioni ne rendono l'aria poco salubre. Notevoli gli avanzi di una terra antica detta di Baja da non confondere con la liaja celeberrima che già abbiamo descritto nell'introduzione al circondario di Pozzuoli. 11 territorio assai fertile produce cereali e foglia di gelsi.
Cenni sturici. — Fu successivamente un feudo dei Marsano, degli Oviglia, dei Francisco e degli Arcamone di Capua.
Coli, elett. Teano — Dioc. Cajazzo — P2 locale, T. a Pietramelara, Str. ferr. a Riardo.
Pìetravairano (3111 ab.). — Sorge all'altitudine di 350 metri e ad 8 chilometri da Pietramelara, in cinta ad un alto colle, con rovine di un castello, una bellissima chiesa collegiata ed un Ospedale. Il territorio in collina è coltivato principalmente ad ulivi, viti, gelsi ed alberi da frutta.
Coli, elett. e Dioc. Teano — Pa locale, T. a Pietramelara, Str. ferr. a Cajanello.
Riardo (1439 ab.). — All'altitudine di 196 metri, sopra una collinetta calcarea isolata, a sud-ovest di Pietramelara da cui dista circa 4 chilometri e 2 ijo dalla ferrovia, che ivi corre entro una profonda trincea sino alla stazione di Teano. Aria salubre e vasto ed ameno orizzonte. In vetta al paese scorgesi un antichissimo castello feudale con grosse torri merlate, in parte ben conservate. Possiede due chiese, una delle quali antichissima dedicata a San Leonardo, e una grotta detta di Sciano divisa in parecchie stanze che vuoisi servissero anticamente a uso di serbatoio. Poco lungi dal paese, a mezzo chilometro circa, vi è l'antichissimo santuario detto della Madonna della Stella, ove si ammirano belle pitture di stile bizantino.
In Riardo vi sono due stabilimenti di acque minerali acidulo-alcalìne, che rivaleggiano con le migliori dell'estero e con quelle lungo il sub-apennino. Sono valevoli contro le malattie delle vie digerenti, contro l'ipocondria, l'isterismo, ecc. Il territorio, in piano e colle, è assai fertile e produce olio, vino e squisitissime frutta.
Coli, elett. Teano — Dioc. Calvi e Teano — P2 a Pietramelara, T. e Str. ferr. locali.
Roccaromana (177G ab.). — All'altitudine di 154 metri, a 3 chilometri da Pietramelara ed alle falde del monte Castello da cui si gode di un panorama stupendo e in vetta al quale (416 m.) sorge una torre maestosa di costruzione normanna. È divisa in due frazioni e cinta a nord e ad est da colline che la separano dal Comune di Baja e Latina. Il territorio, circondato a sud dall'alto monte Maggiore (detto Maximus dai Romani), è fertile e produce cereali, legumi, vino, frutta di varie specie. I boschi estesi danno legna da ardere ed ottimo carbone.
Cenni storici. — Sino al termine del secolo scorso Roccaromana fu un feudo ducale della potente famiglia Caracciolo. Lucio Caracciolo, penultimo di questi duchi, si segnalò per valor militare e fece parte della spedizione di Napoleone I in Russia; morì a Napoli, capitano delle Guardie del Corpo di Francesco li.
Coli, elett. Teano — Dioc. Caivi e Teano — P2 e T. a Pietramelara, Str. ferr. a Riardo.
Mandamento di PIGNATARO MAGGIORE (comprende 8 Comuni, popoì. 17,915 ab.). — Territorio in piano e in colie ed abbondante di piante ghiandifere che alimentano numerosi suini.
Pignataro Maggiore (4114 ab.).—A 92 metri di altitudine e alle falde del monte Callicola presso al torrente Degola e a poco più di 22 chilometri da Caserta. Dalla stazione di Pignataro la ferrovia entra nella grande pianura della Campagna Felice che attraversa sino al Volturno sopra un ponte in ferro di sette arcate, fuori delle fortificazioni dì Capua. Belle vedute sul gruppo del pizzo Salvatore a sinistra e più oltre del monte Tifata. Traversando la pianura prima di giungere a Capua scorgonsi,