Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno', Gustavo Strafforello

   

Pagina (176/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (176/423)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   170 l'arte Quarta — Italia Meridionale
   castello ducale. La veduta, dal paese, che affaccia tutto a oriente e mezzodì, è stupenda. La campagna si estende disotto varia nella diversa coltura: da un lato il Volturno, dall'altro numerosi villaggi sparsi qua e là per le colline coperte di castagni, tino ai monti di Roccamonfina. Nel suo territorio è la rotabile Roma-Napoli e quella degli Abruzzi. Vi sono del pari due stazioni: quella di Tora-I'resenzano sulla linea ferroviaria Romana, e quella di Presenzano sulla linea Cajanello-Isernia.
   Nella parte piana del territorio coltivansi i cereali, ed ulivi nella parte montuosa vicina al paese; il rimanente della montagna è a boschi e.a pascoli.
   Cenni storici. — Presenzano vuoisi fosse un borgo (vicutìm) dell'antica città di Rufriunì o llufrae della quale giova toccar qui due parole. Era una città sannitica sui confini della Campania, ricordata da Virgilio nel vii dcWEneide:
   Insignorissi appresso Dì Iìatulo, di liufra, di Celenne E de' campi fruttiferi d'Avella
   111 modo che ci trarrebbe a supporta situata nella Campania od almeno 111 vicinanza di essa; mentre Silio Italico l'include distintamente fra le città del Sanniti (vili, 568) e Livio altresì fa menzione di Rufrium (lo stesso luogo probabilmente) fra le citta prese dai Sanniti al principio della seconda Guerra Sannitica nel 326 av. C. Nessuno di questi passi porge notizia della sua situazione che non puossi determinare, quantunque essa abbiasi a cercare al fermo nella ragione predetta. 1 luoghi suggeriti dall'abate Romanelli e da altri topografi locali sono mere congetture.
   Coli, elett. Teano — Dioc. Calvi e Teano — P2, T. e Str. ferr.
   Rocca d'Evandro (3014 ab.). — A 200 metri di altitudine e a 18 chilometri da Migliano, sopra il declivio occidentale del monte Camino, 0 monte della Difesa e sulla sinistra del Garigliano. Alla stazione ferroviaria, discosta circa 7 chilometri dal paese, incomincia un'erta salita per accostarsi che fanno le colline fra di loro e la regione diviene più selvatica ; la ferrovia continua a salire la valle finché sboccando dalla suddetta Gola di Migliano si para innanzi allo sguardo il su ti descritto Migliano, il quale produce da lungo un effetto pittoresco. Notevole il castello baronale sovrastante al paese.
   11 territorio montuoso e lambito dal Garigliano è fertile, tranne che in prossimità del paese e produce olio, \ino, granaglie e frutta. Pascoli con bestiame bovino, ovino e suino. Caccia d'uccelli più ricercati.
   Cenni storici. — Vuoisi d'origine antica e il suo vero nome primitivo era Rocca Bantra. Fu un feudo con titolo signorile della famiglia Cedronio.
   Coli, elett. Teano — Dioc. Montecassirio — P2, T. e Str. ferr.
   San Pietro Infine (1382 ab.). — All'altitudine di 200 metri e appiè del monte Sambucaro, in aria saluberrima, ad 8 chilometri da Migliano. In questo Comune vi sono alcune belle case moderne, non prive di una certa eleganza.
   11 territorio, in cui scorgonsi le traccio dell'antica via Latina, è parte in monte, assai fertile e produce olio, vino, frutta e foglia di gelsi. L'olio però è il prodotto principale. Non mancano i pascoli naturali sui monti, artificiali in pianura, con bestiame discreto.
   Coli, olett. Teano — Dioc. Montecassino — P2, T. e Str. ferr. a Mignano.
   Mandamento di PIETRAMELARA (comprende 5 Comuni, popol 11,503 ab.).— Territorio in piano e in monte con boschi e pascoli, fertile in vino e cereali,
   Pietramelara(3173 ab.). — Sta a 133 metri d'altitudine e a 39 chilometri da Caserta, poco lungi dalle falde settentrionali del monte Maggiore e dalla sponda destra di un affluente del Volturno. Vi si respira un'aria saluberrima e gli abitanti danno opera all'agricoltura ed allo smercio dei loro prodotti. Fu 1111 feudo della famiglia Caracciolo.
   Coli, elett. e Dioc. Teano — P2 e '1 locali, Str. ferr. a Riardo.