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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   irli
   Parie Quarta — Italia Meridionale
   Fig. 3'i. — Caserta: Cascata d'acqua nel Giardino Reale (da fotografia Brogi).
   ordine jonico ed e architettato in maniera che, sorretta la vòlta di mezzo da otto piloni isolati, ornati euritmicamente ili sedici di queste colonne, si possa circolare liberamente in giro. Nel centro scorgasi in prospettiva la porta della regia cappella ; a destra e a sinistra sono due grandi porte d'ingresso ai regi appartamenti, con altre due piccole porte laterali che niettoii capo a due scale per salire ai piani soprastanti (fig. 34).
   I». Cappella Palatina (fig. 35). — Rassomigliante a quella di Versailles, tutta incrostata eli marini, e di figura rettangolare con in fondo una bellissima tela della Concezione ed ai lati due orchestre sporgenti. Il rettangolo è chiuso da il ne magnifici portici laterali sorretti da colonne e pilastri corinzii binati con piedestalli fra i quali è il passaggio per le sagrestie. A codesti portici rappiccasi il coretto per la regia famiglia e in mezzo in faccia sorge l'altare con tabernacolo in pietre dure. La vòlta, bene scompartita a cassettoni e ricchi intagli, è coperta in gran parte di oro ili zecchini.
   La grande tela suddetta della Concezione è opera del cav, Bonito, che dipinse anche l'altro quadro dello Sposalizio di Maria situato sulla porla, a diritta di chi guarda il coretto regio, e il quadro alla sinistra, rappresentante la Presentazione al Tempio, fu dipinto da Raffaele Mengs fiammingo. Le altre cinque tele poi, vale a dire, quella di mezzo al suddetto coretto delia Nascita della Vergine, le due sulle porte del coretto superiore a man diritta, di chi guarda l'altare,
   rappresentanti i' Ann iniziazione eV Adorazione dei Mutji, in un con le altre nell'altro coretto a sinistra con la Nascila e la Visitazione, sono di Sebastiano Conca, nato a Gaeta nel 1076 e morto a Napoli nel 1704.
   f\,i,iarlaiuciili reali. — Uscendo dalla cappella per la porta del vestibolo a sud si passa nel regio appartamento che incomincia con tre grandiosi saloni: il primo detto degli Alabardieri con le Virtù ili Domenico Mondo; il secondo delle Guardia del Corpo con dodici rilievi delle Provincie di Violani e Salomone e il Lei gruppo di inarmo greco rappresentante Alessandro Farnese incoronato dalla Vittoria, dopo sottomesse le Fiandre simboleggiate dalle figure che calpesta, lavoro mirabile per l'intreccio di quattro personaggi, e tolto da una colonna marmorea della Basilica di Costantino in Roma. 11 terzo salone, detto di Alessandro, contiene nella vòlta un bel fresco rappresentante le Nozze di Alessandro con Rossana del siciliano Mariano Rossi, che lo condusse con somma bravura.
   A destra la sala di Marte con rilievi dei Trionfi, del Dio della Guerra e nella vòlta Marte sul carro trionfale, di Galliano. Nella sala di Astrea il Ti'ionfo della Giustizia, di poco buon guslo, del francese Giacomo Berger.
   La gran sala del Trono fu decorata da Pietro Bianchi di Lugano; Federico Maldarelli di Napoli (nato nel 1820) dipinse la vòlta; Gaetano Genovese, architetto napoletano, restaurò con isfarzo la sala; le sculture comprendenti quarantasei