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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Quarta — Italia Meridionale
   in ottime posizioni, non volevano tuttavia, per mancanza di cannoni e di artiglieri addestrati, trar profitto da quel vantaggio. In prigionieri, principalmente sulle alture di Caserta, i Borbonici pcr-derono, il 2 ottobre, più di 3000 uomini, oltre 7 pezzi di campagna di grosso calibro, fra i quali 2 rigati, e 2 obici lunghi da sei pollici.
   Laghi e Stagni. — Cospicuo fra tutti in provincia di Caserta è il lago di Fondi (l'antico Lacus Fundanus) con un perimetro assai frastagliato di 24- chilometri, ma, contrariamente al nome, di poco fondo. Meritano anche menzione: il lago della Porta, lungo 2 chilometri, nel circondario di Sora; il lago di Carinola, recentemente bonificato ; il lago di San Fuoto, di 100 ettari; il lago Lungo, anch'esso di 100 ettari; il Pantano di Mare, di 500; il Pantano Altiere, di GO; il Pantano lieo, di GO; il Pantano del Monaco, di 40: il Pantano Lefana di GO; la Palude di Sessa, di 331- e quella di Minturno, di 275, tutte acque stagnanti nel circondario di Gaeta. Bonifiche importanti furono fatte od incominciate, fra le altre quelle dei torrenti Rapido, Saetta, Pontone, degli stagni di Marcianise, dei torrenti di Nola, ecc.
   Prodotti agrari. — Il territorio della provincia di Caserta, in buona parte di natura vulcanica è fertilissimo, ben coltivato e produce ricchi e copiosi raccolti. I prodotti principali consistono in grano, granone, biade, legumi, a cui tengono dietro il lino, la canapa, il cotone, le frutta, le patate, le ortaglie e gli agrumi. Estesi gli uliveti, i vigneti, i gelseti. Ottimi ed abbondanti i vini; squisiti gli olii, quelli segnatamente di Cajazzo e di parecchi luoghi dei monti Tifati e copiosissimo nelle buone annate il prodotto dei bozzoli. Coltivanti anche le piante che servono all'industria manifatturiera, principalmente la canapa lunga e la corta, per uso della marineria.
   Anche i boschi sono assai ampli e producenti buon legname per le costruzioni navali e altri usi. Pingui ed abbondanti i pascoli in cui si allevano bovini in gran numero, bufali, cavalli e pecore di buona razza. Col latte si apprestano ottimi caci e con la lana di qualità ordinaria si tessono panni per uso domestico. Copiosa la caccia liei boschi e la pesca in mare e nei fiumi.
   Industria e commercio, — La floridezza dell'industria e del commercio va di pari passo nella provincia con quella dell'agricoltura e della pastorizi;!, 1 lanifici di Piedi-monte d'Alife producono panni di buona qualità e a buon mercato che smerciatisi principalmente a Napoli. Le fabbriche di Arpino danno panni e tappeti anch'essi a buon mercato. A Sora, Atina e principalmente a San Leucio, si tessono tappeti alla foggia inglese e alla turca, molto apprezzati. Oltre le tessitorie fioriscono in Piedi-monte d'Alife le ramiere, le tintorie, le concerie ed altre manifatture. Numerose le cartiere e borenti principalnienté quella di Picinisco e quelle lungo il Liri e il Fibreno, fornite di varie e nuove macchine e proilueenti ottima carta in quantità e ben nota in commercio. 1 cuoiami di Sora hanno un grande spaccio, 11011 solamente in Italia, ma anche all'estero.
   Contansi inoltre nella provincia varie ferriere e un'officina per la battitura del rame, fornaci da calce, da laterizi, da stoviglie e da vetrami (bottiglie e lastre), ecc.
   La navigazione e il commercio son favoriti nella provincia dai porti di Gaeta, Sper-longa, Formia, Minturno, Momlragone, Isole Pontine. Codesti porti formano parte del compartimento marittimo di Gaeta il quale comprende anche il porto di Ventatene, di cui abbiamo trattato sotto la provincia di Napoli. Le importazioni consistono principalmente in carbon fossile e cotone e le esportazioni in prodotti agrari, carbone di legna, legname, dogarelle, legumi, mattoni, v 1110, ecc.
   Cave ed acque minerali — La provincia di Caserta è ricca (li marmi bianchi e colorati, fra i quali primeggiano 1 marini di Pietraroja e quelli dei monti di Caserta rassomiglianti ai fiorentini, ì marmi e i travertini di Caserta e di Maddaloni e i ben noti marmi colorati di Momlragone.